Dieci consigli contro le chiamate indesiderate
Dieci consigli per evitare problemi con i call center
Ma cosa fare intanto per evitare problemi? Ecco i nostri consigli per difendersi dai call center molesti:
- Non date il vostro consenso al trattamento dei dati (quando ad esempio aderite ad un programma fedeltà o nel firmare un contratto) senza aver letto cosa state firmando. Quando vi chiedono “solo una firmetta” è il caso di aguzzare le orecchie perché c’è in gioco molto di più!
- Firmate solo il consenso obbligatorio, quello cioè necessario per fruire del servizio che vi interessa, evitando accuratamente di mettere altre firme (o flaggare caselle) per fini commerciali o per la cessione di dati a terzi che non devono essere obbligatori.
- In attesa che al Registro delle Opposizioni si possano iscrivere anche i cellulari, come prevedrebbe la riforma, possono essere utili le app che servono proprio a bloccare i call center sul telefonino. Alcune sono integrate nel sistema operativo dello smartphone, basta attivarle, altre vanno scaricate: in entrambi casi non sono infallibili, ma è un piccolo aiuto.
- Se quando alzate la cornetta, non sentite parlare (chiamate mute), riattaccate. Si tratta, solitamente, di un call center (la chiamata è effettuata da sistemi automatizzati e solo dopo che avete risposto viene passata all’operatore, sempre che ce ne sia uno libero). Nel dubbio, quindi, riattaccate. Se era un vostro parente che non aveva campo, richiamerà…
- Nel momento in cui all’altro capo del telefono è palese che si tratti di un call center, per verificarne la serietà è bene fare attenzione a come si presenta. L’operatore deve specificare da dove chiama (Italia, Europa, Extra EU), deve presentarsi e dire per chi lavora.
- E’ nostro diritto sapere dove è stato reperito il nostro numero. L’operatore del call center deve rispondere adeguatamente e se gli viene chiesto di cancellarci, lo deve fare.
- Mai accettare l’attivazione di un contratto al telefono, anche se vi sembra conveniente e l’operatore non intende ingannarvi. Non è possibile, infatti, che in così breve tempo possano illustrarvi l’offerta in modo esaustivo. Se volete cambiare fornitore, insomma, è meglio contattarlo che farsi contattare!
- Attenti alle truffe. Se vi annunciano una vincita al telefono, non credeteci. E’ un classico ma purtroppo funziona ancora. Occhio anche se si presentano come consulenti dell’Unione Nazionale Consumatori che vi propongono contratti migliori: non siamo noi! E’ purtroppo una truffa che abbiamo più volte denunciato.
- Mai dare i vostri dati al telefono. Mai dare, ad esempio, il Pod della luce o il Pdr del gas che trovate sulla fattura oppure il vostro codice fiscale o ancor peggio i dati bancari… se vi hanno detto che sono i vostri gestori, ma vi chiedono il Pod e Pdr, vi stanno truffando. I nostri venditori questi dati li sanno già e non hanno alcun bisogno di chiederveli.
- Mai dire “Si” al telefono, perché potrebbero tagliare la registrazione della telefonata e far risultare che avete voluto accettare il contratto.
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