Cara bolletta luce e gas, quanto mi costi?
Bolletta luce e gas molti i dubbi e le domande
Parliamo di bollette di luce e gas e non è la prima volta, visto il passaggio epocale verso il mercato libero attualmente in corso. Già realizzato a gennaio per il gas e in arrivo, salvo proroghe, a partire dal mese di luglio, per l’energia elettrica.
Molti i dubbi e le domande dei consumatori e c’era da aspettarselo. Per questo, con l’Unione Nazionale Consumatori abbiamo chiesto a gran voce un rinvio. Non è vero che il passaggio era imposto con queste tempistiche dall’Europa, il cui cronoprogramma l’Italia sta già rispettando avendo ampiamente avviato questa transizione con il passaggio al mercato libero delle imprese (prima le grandi e poi le Pmi) e dei condomini.
Mentre forse qualche mese in più sarebbe stato necessario per le utenze domestiche, quelle dei consumatori. Non foss’altro per realizzare quelle campagne informative “pubbliche” richieste dalla stessa legge che ha istituito il mercato libero luce e gas… E invece senza informazioni istituzionali i consumatori sono rimasti alla mercé delle comunicazioni pubblicitarie se non persino dei raggiri di call center e venditori porta a porta.
E il risultato qual è?
Oggi pochissimi utenti sanno cosa fare con il rischio di andare a pagare molto di più per la bolletta della lue o del gas. E ciò, nonostante il costo della materia prima sia in calo. Eh già, c’è una sgradevole sorpresa nelle ultime bollette degli italiani: per fare un esempio a febbraio 2024 i prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica sono tornati al livelli del 2021, prima della crisi legata alla guerra in ucraina. Eppure le bollette non sono tornate ai prezzi di tre anni fa!
Anzi, una famiglia media nel 2023 ha pagato 328 euro in bolletta in piu’ rispetto al 2021 (+ 153 euro euro annui per la luce, + 175 euro annui per il metano). E le cose non vanno meglio nel 2024! A far lievitare i costi, anche la fine degli aiuti contro il caro energia predisposti dai governi Draghi e Meloni, pari a circa 100 miliardi. Le agevolazioni sull’iva, abbassata al 5% e ora tornata al 10 o al 22%, o la reintroduzione degli oneri a sostegno delle rinnovabili. Secondo l’Autorità di settore (Arera) sono proprio queste ultime voci ad aver fatto impennare di nuovo il costi. Insieme agli strascichi dell’inflazione nel settore energetico dovuti alla crisi passata.
Quali che siano le ragioni, a pagarne le spese – e’ il caso di dirlo – e’ il consumatore finale con i costi che si impennano senza sosta, e senza una chiara spiegazione. Niente di entusiasmante per i milioni di utenti che stanno per trovarsi nel mercato libero, dove la corsa al ribasso del prezzo energetico e’ iniziata… ma resta l’incognita dei costi fissi.
Ecco i nostri consigli:
Per i consumatori “vulnerabili” (quelli che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate, ad esempio percettori di bonus, soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92, quelli che hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi oppure un’età superiore ai 75 anni) il consiglio è di non muoversi verso il mercato libero. Se lo avessero fatto, posso sempre richiedere di tornare nei “servizi per la vulnerabilità” (sia luce che gas) paragonabili alla vecchia tutela con prezzi stabiliti dall’Autorità!
Per tutti gli altri clienti domestici, nel caso del gas, se non hanno fatto il passaggio verso il mercato libero, adesso si trovano nella “placet in deroga” e il consiglio è monitorare. Mentre se fossero già passati al mercato libero, non resta loro che verificare i costi per valutare se eventualmente cambiare operatore, scegliendone uno più conveniente!
Venendo alla fornitura elettrica, il consiglio per i consumatori non vulnerabili è di non fare nulla (questo il nostro consiglio) così da passare (dal primo luglio) al fornitore che si è aggiudicato le aste pubbliche. Di lì in poi, si tratterà di monitorare la bolletta per decidere se cambiare fornitore.
Importante, per concludere: per la luce, tutti i consumatori che si trovassero già nel mercato libero potranno rientrare nel servizio di maggior tutela entro il 1 luglio (e dal primo luglio passeranno automaticamente al servizio a tutele graduali). Per poi valutare con calma il da farsi.
Non facile orientarsi, ma può aiutare il servizio messo a disposizione dell’Arera: si chiama” Sportello per il consumatore energia e ambiente” al Numero Verde 800.166.654. Il servizio è gratuito da rete fissa e mobile.
Noi a livello umbro stiamo attivando una Task Force di esperti, in collaborazione anche con Confesercenti Umbria… a presto per le news…