Unione Nazionale Consumatori Umbria | Hot Chip Challenge, stop alla pubblicità e alla vendita della patatina super piccante
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Hot Chip Challenge, stop alla pubblicità e alla vendita della patatina super piccante

Hot Chip Challenge, stop alla pubblicità e alla vendita della patatina super piccante

Stop alla pubblicità e alla vendita della Hot Chip Challenge, la patatina super piccante. L’Antitrust ha concluso con impegni il procedimento avviato verso la società distributrice.

Stop alla pubblicità e alla vendita della Hot Chip Challenge, la patatina super piccante. L’Antitrust era intervenuta nei confronti della società distributrice di questo prodotto, lanciato come “sfida” rivolta soprattutto a giovani consumatori via social media, e aveva avviato un procedimento sulla patatina super piccante a forma di bara, la “Hot Chip Challenge“, che spopolava tra le sfide su TikTok. Già a dicembre la società distributrice aveva presentato la propria memoria difensiva, annunciando di aver sospeso la vendita del prodotto, cancellato il prodotto dai listini e la propria pubblicità su tutti i media. Oggi l’Antitrust comunica di aver concluso con impegni il procedimento avviato nei confronti della società DAVE’s s.r.l., distributrice del prodotto “Hot Chip Challenge”. In particolare, gli impegni prevedono che DAVE’s s.r.l. non commercializzi e non pubblicizzi più l’articolo e che lo rimuova dai suoi listini di vendita.

 

 

La Hot Chip Challenge e i rischi per i giovani

“La società – ricorda l’Antitrust – distribuiva “Hot Chip Challenge”, uno snack a base di patate con ingredienti per renderlo particolarmente piccante, incitando soprattutto i giovani – alla maniera di una sfida – a consumarlo senza bere e resistendo alla sua piccantezza”.

L’Antitrust ha ritenuto che gli impegni presentati dalla società siano idonei a far cessare i profili di illegittimità della pratica commerciale contestati nella comunicazione di avvio dell’istruttoria, “ovvero l’induzione ad una sfida rivolta, perlopiù, a consumatori adolescenti (diffusa anche attraverso i social media) e la non adeguata rappresentazione delle informazioni sui rischi per la salute connessi all’uso del prodotto”.

L’Antitrust contestava anche “la mancanza di informazioni rilevanti su un prodotto alimentare che poteva mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, specie se bambini o adolescenti”.

Con questa decisione, conclude la nota, l’Antitrust è intervenuta con successo per “tutelare i consumatori più giovani e più influenzabili da messaggi che li inducono a mangiare prodotti anche pericolosi, facendo leva sulla loro propensione ad accogliere le sfide lanciate sui social media”.

UNC: vittoria a tutela dei minori

«Vittoria importante, già da noi pre-annunciata a dicembre, quando, grazie al nostro esposto all’Antitrust e all’apertura del procedimento, la società che commercializzava la patatina superpiccante aveva deciso subito di sospenderne la vendita e di rimuoverla dai suoi listini – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori che aveva inviato la segnalazione e presentato anche un esposto al Ministero della Salute – Insomma, il professionista, ha accettato subito di fare quello che chiedevamo. Non possiamo, quindi, che esprimere ora soddisfazione per questo risultato che tutela la salute e la sicurezza dei consumatori, specie quelli più fragili e vulnerabili in quanto minori ed adolescenti. Il richiamo ad una challenge, ossia ad una sfida, era infatti un modo improprio di rendere più attraente il prodotto, inducendo i ragazzi a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza».

da Helpconsumatori