Dentix Italia …. in fallimento

Iclienti della società, dichiarata fallita, Dentix non partecipano all’asta giudiziaria del prossimo 22 febbraio, ma c’è un modo per evitare di pagare i ratei dei finanziamenti sottoscritti per curarsi i denti. C’è un caso, tutto umbro, però, che vede un creditore inserito nel fallimento e in attesa che l’asta produca qualche effetto.

“In merito al fallimento della Dentix Italia, pendente di fronte al Tribunale Ordinario di Milano, la quasi totalità dei clienti della società di cure dentistiche che si sono rivolti all’Unione Nazionale Consumatori Umbria ha deciso di non azionare i propri diritti all’interno della procedura in corso ed ha preferito agire nei confronti degli istituti di credito coinvolti nella vicenda per chiedere la risoluzione dei contratti di finanziamento stipulati ed ottenere il rimborso degli importi pagati per cure non eseguite – ricorda l’avvocato Andrea Felicetti che ha seguito quasi tutti i casi per conto dell’Unc Umbria – Quest’ultima, infatti, rappresenta ancora oggi la soluzione più rapida e sicura per vedere soddisfatte nel concreto le proprie pretese”.

Una strada diversa è, invece, possibile per chi non ha sottoscritto finanziamenti, ma pagato tutto in contanti o con bonifico.

“Non sempre, tuttavia, è stata una scelta percorribile; una parte dei clienti, per fortuna minoritaria, aveva regolato i propri rapporti direttamente con Dentix Italia senza ricorrere a prestiti – afferma l’avvocato Felicetti . È quanto è accaduto ad una signora di Foligno, che aveva pagato direttamente alla società poi fallita l’importo di circa 3.000 euro senza ricevere nessuna prestazione”. Tramite lo sportello dei consumatori di Cannara-Bevagna-Foligno dell’’Unione Nazionale Consumatori Umbria, è stato presentato ricorso per ammissione al passivo del fallimento al fine tentare di recuperare per il tramite della procedura concorsuale la somma corrisposta.

“È stato agevole per il legale dimostrare il credito vantato – conclude l’avvocato – Dentix Italia aveva infatti, rilasciato alla paziente fatture fiscali con la dicitura ‘Modalità di Pagamento Contanti’, indicando poi anche l’importo effettivamente corrisposto. Ad oggi alla cliente non resta che aspettare l’esito delle vendite e sperare di ottenere qualcosa dal ricavato”.

https://www.perugiatoday.it/cronaca/fallimento-dentix-caso-foligno.html

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Il Tribunale fallimentare di Milano, dopo aver dichiarato il fallimento della società Dentix, ha fissato l’asta per la vendita dei beni delle cliniche di Perugia e Foligno: mobili, postazioni di lavoro, computer, stampanti, poltrone odontoiatriche, tablet e apparecchiature diagnostiche, ortopantografo, porte schermate per i raggi X, compressori, armadietti, telecamere intraorali e altri oggetti ad uso dell’ufficio e per l’attività odontoiatrica.

Il giudice delegato Francesco Pipicelli ha fissato al 22 febbraio alle ore 10 l’asta giudiziaria. I beni pignorati all’incanto sono visionabili il 18 febbraio dalle 9 alle 12 oppure su internet al sito www.liveaste.it con l’intero catalogo. Si potrà partecipare all’asta in presenza in sala, online, per telefono e con offerte scritte.

Con la dichiarazione di fallimento per gli oltre 800 clienti nella sola Umbria, che avevano prenotato o iniziato le cure dentali, quasi nessuno ha fatto l’insinuazione nel fallimento visto che pochissimo è recuperabile dalla vendita all’incanto (molti oggetti possono essere acquistati solo da medici odontoiatri), ma per una buona parta è stato più facile ottenere il blocco dei ratei dei finanziamenti sottoscritti. In pochissimi hanno ottenuto le cure per cui hanno pagato dopo che la catena di cliniche odontoiatriche Dentix aveva chiuso per l’emergenza Covid19 e non ha mai riaperto. Il 95% dei clienti seguito dall’Unione consumatori dell’Umbria, un centinaio di persone, viste le cifre ha preferito rinunciare all’insinuazione: “Abbiamo seguito più di 100 posizioni – dice l’avvocato Damiano Marinelli dell’Unc – Siamo riusciti a bloccare i ratei del finanziamento, ma all’asta non parteciperà nessuno”.

Il Testo Unico Bancario consente al consumatore, nei contratti di credito collegati, in caso di inadempimento da parte del fornitore dei beni o dei servizi, dopo aver inutilmente effettuato la costituzione in mora del fornitore, di risolvere il contratto di credito.

Dentix aveva aperto a Perugia il suo terzo centro ad alta specializzazione dell’Umbria, dopo quelli di Foligno e Terni: 300 metri quadri (nella sede della ex Prenatal) con l’assunzione di 15 professionisti del territorio e uno staff con direttore, vicedirettore, odontoiatri, assistenti alla poltrona e receptionist. La chiusura imposta dal Covid aveva aggravato la situazione e i centri non avevano più aperto.

https://www.perugiatoday.it/cronaca/fallimento-dentix-asta-giudiziaria-perugia.html

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