BENEFICENZA: nessun bisogno di una legge
Non c’era alcun vuoto legislativo da riempire, come sostenuto dalla Ferragni nella sua dichiarazione autoassolutoria
Roma, 26 gennaio 2024 – “Non c’era bisogno di una legge sulla beneficenza” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Non c’era alcun vuoto legislativo da riempire, come sostenuto dalla Ferragni nella sua dichiarazione autoassolutoria. Lo dimostrano i fatti. Proprio in forza delle norme vigenti la Ferragni è stata multata dall’Antitrust e indagata dalla Procura. Insomma, non solo non c’era da colmare un bel nulla, ma ora gli influencer avranno una multa equivalente a una briciola di pane, considerato quanto guadagnano” prosegue Dona.
“Il disegno di legge sulla beneficenza, anzi, rischia di essere un passo indietro rispetto alla vigente normativa. Le multe continuano a essere insignificanti, ridicole e soprattutto infinitamente inferiori a quelle che l’Antitrust può comminare oggi per pratica scorretta e che possono arrivare fino a 10 milioni” aggiunge Dona.
“Se nel testo si fa riferimento anche al Codice del Consumo, si tratta di un passo avanti rispetto alla prima bozza circolata, un miglioramento che però sarebbe del tutto vanificato se l’Antitrust avesse il limite di poter intervenire per la sua violazione solo in caso di reiterata inottemperanza. Insomma, a titolo di esempio, nel caso della Ferragni se la norma fosse stata già vigente, la multa sarebbe stata di 50 mila euro invece che di 1 milione. Un passo da gambero!” conclude Dona.
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