Profili fiscali del check up medico obbligatorio a favore dei dipendenti
In presenza di una disposizione contrattuale che prevede l’obbligo per il datore di lavoro di effettuare check up sanitari a favore dei dipendenti che ne fanno richiesta si chiede di conoscere se le somme corrisposte dal datore di lavoro ai soggetti terzi che effettuano le prestazioni mediche riconducibili all’art. 15, comma 1, lett. c) del TUIR (analisi, visite altri esami sanitari) costituiscono reddito in capo ai dipendenti.
Non concorre, in altre parole, a formare il reddito tassabile per il dipendente l’offerta liberale, da parte del datore di lavoro, di un servizio di check-up medico, effettuato presso strutture mediche specializzate, con cui l’azienda ha stipulato apposite convenzioni.
Per aversi l’esclusione dalla formazione della base imponibile di lavoro dipendente, devono ricorrere congiuntamente le seguenti condizioni:
a) le opere e i servizi devono essere messi a disposizione dal datore di lavoro alla generalità o a categorie di dipendenti;
b) l’offerta deve riguardare specifiche finalità, fra cui rientra quella di assistenza sanitaria;
c) la spesa deve essere sostenuta dall’azienda volontariamente, e non già in ossequio a precisi vincoli contrattuali.
L’esclusione dalla tassazione opera al verificarsi dei detti requisiti, anche nell’ipotesi in cui i servizi siano messi a disposizione dei dipendenti tramite il ricorso a strutture esterne all’azienda.
Antonina Giordano
Tributarista
Lascia un commento