Unione Nazionale Consumatori Umbria | Conoscere la Normativa, la Programmazione e gli Ambiti finanziati, per Progettare consapevolmente
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Conoscere la Normativa, la Programmazione e gli Ambiti finanziati, per Progettare consapevolmente

Conoscere la Normativa, la Programmazione e gli Ambiti finanziati, per Progettare consapevolmente

A cura di Lisa Proietti, Responsabile Area ‘Progettazione, Ambiente e Territorio’ di UNC Umbria.

Nell’epoca attuale, sono mutati profondamente la forma mentis, l’approccio e gli strumenti di un Progettista, nonostante ciò, la materia in esame presenta degli “universali” per indagarla e comprenderla, per progettare consapevolmente: conoscere la Normativa, la Programmazione e gli Ambiti finanziati; per dare seguito a parte delle domande più ricorrenti che ricevo in questo senso, ho deciso di trasformare un post inizialmente pensato per informare rispetto a un ambito tematico europeo in un post che possa fornire spunti a un progettista junior attraverso un sintetico esempio di iter d’indagine tematica europea.

Siamo nel contesto della Programmazione Europea e dei Domini ESG (Environmental, Social, Governance), per me, argomenti di studio, progettazione e sensibilizzazione tematica da oltre vent’anni, argomenti di interesse, riflessione e confronto quotidiano in tempi recenti, soprattutto, con giovani profili desiderosi di farne una professione; nello specifico, ho scelto l’ambito del ‘Green Deal europeo‘ e, tra le venti Tematiche del Parlamento Europeo:

“I cambiamenti climatici e il degrado ambientale costituiscono una minaccia enorme per l’Europa e per il mondo. Per superare queste sfide, il Green Deal europeo trasformerà l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, garantendo che:

  • nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra;

  • la crescita economica venga dissociata dall’uso delle risorse;

  • nessuna persona e nessun luogo siano trascurati.”

Tra le Declinazioni nell’ambito del Green Deal europeo, seguo con particolare attenzione sia professionale che personale:

in tale contesto: “Tra gli obiettivi prioritari del Green Deal europeo vi sono quelli di:

  • proteggere la biodiversità e gli ecosistemi;

  • ridurre l’inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo;

  • favorire la transizione verso un’economia circolare;

  • migliorare la gestione dei rifiuti;

  • garantire la sostenibilità dell’economia blu e dei settori della pesca.”

 

Tra le Azioni definite per la protezione dell’Ambiente e degli Oceani, ho scelto di analizzare la seguente:

“Il Green Deal europeo e il piano per la ripresa dell’Europa definiranno l’economia europea per molti anni, o addirittura decenni. E l’economia blu dell’UE è fondamentale per entrambi gli sforzi. Non solo l’economia blu dovrebbe aderire, come ogni altro settore, al Green Deal europeo. È inoltre indispensabile per conseguire gli obiettivi ambientali e climatici dell’UE. Dopotutto, l’oceano è il principale regolatore climatico che abbiamo. Offre energia pulita e ci sostiene con ossigeno, cibo e molte risorse critiche. Non ci può essere verde senza blu.

Per integrare pienamente l’economia blu nel Green Deal e nella strategia per la ripresa, la Commissione ha adottato un nuovo approccio per un’economia blu sostenibile nell’UE.”

Se, a una basilare e propedeutica conoscenza della Normativa e della Programmazione di interesse, in tutte le sue articolazioni multidisciplinari tra loro trasversali, si abbina un costante monitoraggio e studio dei Progetti Tematici già validati e finanziati dall’UE, si può partecipare in maniera più consapevole e incisiva alla definizione dei nuovi paradigmi; a mio avviso, una progettazione che, diversamente, attende e segue esclusivamente le indicazioni di un Bando appena uscito, senza avere contezza dell’insieme sotteso in questi termini, non potrà esprimere quei caratteri di attualità e innovazione necessari, oggi più che mai, alla luce delle grandi sfide che abbiamo di fronte (SDG’s dell’Agenda 2030 dell’ONU).

Entrando, quindi, nella dinamica di monitoraggio e studio degli Ambiti finanziati dall’UE – sempre sulla scorta della consecutio tematica in sviluppo con questo post – non si può non partire e non far propria la recente adozione da parte del Parlamento Europeo dell’accordo politico provvisorio, raggiunto con il Consiglio a Febbraio 2024, per istituire il primo quadro di certificazione (volontaria) a livello UE per la rimozione del carbonio e la riduzione delle emissioni dal suolo, che risponde alla proposta avanzata dalla Commissione Europea, alla fine del 2022, nell’ambito del Green Deal europeo.

In seguito a tale adozione, la Commissione Europea finanzia, con oltre 200 milioni di euro, dodici Progetti strategici di dieci Paesi europei, tra cui anche l’Italia, nell’ambito del Programma LIFE – Programma gestito dall’Agenzia Esecutiva Europea per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente (CINEA) – per il raggiungimento dei loro obiettivi nazionali in materia di ‘Ambiente e Clima’; in tale frangente e rispetto al tematismo indagato che ho scelto, un esempio progettuale significativo, in quanto andrà a beneficio degli ecosistemi marini al fine di deputare almeno il 30% dei territori marini irlandesi ad aree marine protette (Marine Protected Areas, MPAs) entro il 2030, può essere il seguente:

Un ultimo (ma non per importanza) suggerimento da parte mia ai progettisti junior, oltre all’augurio di non perdere mai quella curiosità di esplorare e quel bisogno di conoscere: “accanto” a ogni figura professionale specializzata, operante in ambiti “vitali” come quello appena osservato, c’è sempre la Persona, il suo sistema valoriale e le sue competenze trasversali che possono fare la differenza; ex ante, in itinere ed ex-post a un’attività di progettazione non può non porsi un’attività continua di sensibilizzazione e diffusione, a prescindere da un contratto, perché ritengo che tra i “nostri compiti” rientri anche un’azione non superficiale di trasmissione e ricezione culturale, la sola che possa permettere un dialogo responsabile e costruttivo tra i vari soggetti in campo.

Sono talmente presenti nelle dinamiche comunicazionali di ogni giorno (anche tra i non addetti ai lavori!) Contesti Tematici così preziosi che è un onore pubblicare, a corollario e a supporto di questi miei spunti, la seguente selezione di fotografie di appassionati che durante recenti viaggi in aree oceaniche, marine e lacustri protette (dalle Maldive alla California, dall’Italia all’Austria) hanno sentito l’esigenza di condividere con me le loro esperienze, riflessioni o preoccupazioni, in un dialogo aperto contraddistinto da alcune evidenze comuni: tutelare e ripristinare gli ecosistemi; affrontare i cambiamenti climatici riducendo le emissioni; migliorare la gestione dei rifiuti: