Stalking e Mobbing
Il “mobbing” consiste in una serie di comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal capo, caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione, finalizzato all’ obiettivo di escludere la vittima dal gruppo.
Lo “stalking” invece, disciplinato dall’ art. 612 bis c.p., si configura quando con condotte reiterate, il soggetto agente minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura, da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
Le apparenti similitudini fra le condotte rivelano divergenze tuttavia sostanziali.
Se infatti lo stalking consiste in gravi persecuzioni che investono le relazioni interpersonali della vittima, il mobbing è la degenerazione di un rapporto di lavoro che si consuma solo all’interno dell’ambiente lavorativo.
Della configurazione di tali due reati parleremo venerdì 8 febbraio dalle ore 15,00 alle ore 19,00 presso la Sala Partecipazione della Regione Umbria (Palazzo Cesaroni, Piazza Italia 2, Perugia)