L’ Affidamento condiviso e progetti di riforma
L’Unione Nazionale Consumatori Umbria e L’Associazione Legali Italiani tornano a trattare di diritto di famiglia, affrontando venerdì 22 marzo dalle ore 15 alle ore 19 presso Palazzo Cesaroni la tematica relativa a:
“L’affidamento condiviso e i progetti di riforma”
Con la L. 54\2006 l’affidamento condiviso è diventata la “regola” per l’affidamento dei figli a seguito della cessazione della relazione affettiva tra i genitori, volta a garantire l’esercizio effettivo della responsabilità genitoriale da parte di entrambi i genitori, così come la partecipazione sia del padre che della madre alla cura e all’educazione dei figli, sancendo la necessità di prendere di comune accordo le decisioni di maggiore interesse dei figli.
E’ stato introdotto, pertanto, il principio della bigenitorialità, modificando nettamente la ratio alla base della normativa, che con la nuova normativa guarda all’interesse del figlio a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore.
A 12 anni dalla sua entrata in vigore, però, tale legge non ha mai trovato una totale e concreta applicazione.
A ricordarlo anche i dati ISTAT del 2015 i quali sottolineano che “… al di là dell’assegnazione formale dell’affido condiviso, che il giudice è tenuto a effettuare in via prioritaria rispetto all’affidamento esclusivo, per tutti gli altri aspetti in cui si lascia discrezionalità ai giudici, la legge è stata perlopiù disapplicata (dall’assegnazione della casa coniugale all’assegno di mantenimento)”.
Tra le cause del fallimento dell’applicazione dell’affidamento condiviso, vi è anche l’alta conflittualità tra gli ex non adeguatamente trattata, che porta a continui litigi su orari di accompagnamento, sulla gestione dei tempi di frequentazione spettanti a ciascun genitore, sull’organizzazione delle vacanze scolastiche e così via. Conflittualità che induce il genitore non collocatario (nella maggior parte dei casi, il padre) a “rinunciare” a parte della propria responsabilità genitoriale per evitare discussioni e continue tensioni, a scapito principalmente dell’interesse dei figli.
Lo stesso Consiglio d’Europa, nella risoluzione n. 2019\2015, adottata con il voto favorevole anche dell’Italia, ha riconosciuto che “in ambito famigliare, l’uguaglianza dei genitori deve essere garantita e promossa dalla nascita del figlio… La separazione tra un genitore e il figlio ha effetti irrimediabili sulla loro relazione”.
A fronte di ciò, numerose le richieste di riforma della L. 54\2006. Tra i vari progetti, l’ultimo presentato è del senatore leghista Pillon, il cui ddl prevede, tra le varie novità, l’introduzione della mediazione familiare obbligatoria, il mantenimento in forma diretta, l’effettività di tempi paritetici dei figli presso ciascun genitore e il doppio domicilio del minore.
Attualmente il ddl è soggetto a numerose critiche da più fronti, i quali sostengono che sia una proposta maschilista, punitiva nei confronti delle madri e che porta un arretramento dei diritti dei minori.
Ma c’è anche chi ritiene che si tratti di una buona riforma che consente di responsabilizzare realmente la coppia genitoriale, utile a riportare dignità ad entrambe le figure anche grazie ai punti dedicati alla lotta all’alienazione parentale.
Ad intervenire durante il convegno saranno l’Avv. Damiano Marinelli – Presidente di Unione Nazionale Consumatori Umbria e Associazione legali italiani, l’Avv. Luciano Natale Vinci – Presidente della Camera Minorile distrettuale della Lucania, l’Avv. Pamela Baglivo – esperta di diritto minorile, il Dott. Giampaolo Scuderi – esperto di diritto minorile e coordinatore M54 per la bigenitorialità, il Dott. Fabio Nestola – Presidente della Federazione Nazionale Bigenitorialità.
Patrocinatori dell’evento Confassociazioni, Cesvol Perugia e la Provincia di Perugia.