Revenge porn: possibile fare la segnalazione al Garante, ma lo strumento rischia di risultare inefficace

Contro il porno-tsunami una segnalazione al Garante della privacy, che può partire solo se si attivano la vittima o i suoi genitori: questa la scelta del legislatore italiano per contrastare la fiumana di immagini di sesso esplicito non consensuale, che esonda giorno per giorno sulla rete internet. Lo strumento della segnalazione è previsto dall’articolo 144-bis del codice della privacy, introdotto dal dl 139/2021.

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