Nuovo decreto, vietati fino al 27 marzo gli spostamenti tra Regioni
Il nuovo decreto proroga il divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome fino al 27 marzo, su tutto il territorio nazionale. Introduce, inoltre, per le zone rosse, il divieto di spostamento verso abitazioni private diverse dalla propria.
Restano vietati fino al 27 marzo, su tutto il territorio nazionale, gli spostamenti tra diverse Regioni o Province autonome. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato il decreto-legge con le nuove misure in materia di contenimento dell’emergenza Covid-19.
Decreto che, per le zone rosse, introduce anche il divieto di spostamento verso abitazioni private diverse dalla propria.
Fino al 27 marzo, dunque, gli spostamenti tra Regioni sono ammessi solamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Si ricorda inoltre che, a seguito della nuova ordinanza firmata da Roberto Speranza, entrata in vigore domenica 21 febbraio, sono passate in zona in area arancione le Regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa, a partire dal 21 febbraio 2021 è la seguente:
- area gialla: Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto;
- area arancione: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria;
- area rossa: nessuna Regione.
Vi sono però alcune zone rosse approvate con ordinanze locali. Come avvenuto in Umbria per molti comuni!
Spostamenti in zona rossa, arancione e gialla
Secondo quanto stabilito dall’ultimo decreto-legge, dunque, nelle zone rosse non sono consentiti, fino al 27 marzo 2021, gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
“Gli spostamenti – si legge in una nota – verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti”.
Nelle zone arancioni, infine, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.
da HelpConsumatori
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