Liste d’attesa lunghe o bloccate? SALTALE con noi! SOS SALUTE
REGOLE
Primo step. È importante consultare la richiesta del medico di base e rilevare il codice di priorità che vi è scritto.
Non subire passivamente, non accontentarsi. Non è vero che è necessario pagare (rivolgendosi al privato) o attendere tempi biblici. Se, all’atto della prenotazione, i tempi di legge non vengono rispettati, c’è modo di agire.
Guardare attentamene la richiesta:
- se riporta la sigla U(urgente), il tempo di attesa si limita a 72 ore
- se riporta la sigla B (breve), il tempo di attesa sta entro i 10 giorni
- se compare la sigla D(differita), si va a 30 giorni per una visita e a 60 giorni per gli esami
- se compare la sigla P(programmata), si arriva ai 120 giorni.
Prima accettare, poi rivendicare. Se, all’atto della prenotazione, si rileva che i tempi non sono rispettati, il consiglio è quello di accettare la prenotazione e quindi (ai sensi del d.lgs. n. 124/1998) rivendicare il diritto di poter fruire della visita intra moenia, nei tempi regolari e pagando il solo ticket delle visite ordinarie. Zero ticket, in caso di esenzione.
Accettata la data “fuori legge”, si compila il modello, allegando la relativa documentazione. Non senza precisare che il modulo dovrebbe essere disponibile sul sito dell’ASL o presso gli uffici relativi.
Lo si spedisce in cartaceo o via PEC alla Urp dell’Asl di competenza. Si propone, insomma, una istanza per prestazione intra moenia in regime di attività libero professionale.
Attendere la chiamata. A questo punto, non resta che aspettare la chiamata della Asl che è tenuta ad agire nel rispetto della legge.
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