Andrea

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  • Andrea
    Partecipante

    Il rapporto tra uomo ed intelligenza artificiale sarà uno degli argomenti di maggiore discussione nel prossimo futuro. Non credo che l’intelligenza artificiale potrà mai essere “veramente umana”, ovvero tale da sostituire in toto l’uomo……

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    Andrea
    Partecipante

    Problema serio, dato che anche in avanzata età scolastica purtroppo molti alunni, figli di immigrati, non vengono posti nelle condizione di imparare la lingua, e diventare pertanto parte integrante della società. Credo che in tale ambito bisognerebbe potenziare i servizi.

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    Andrea
    Partecipante

    Bella osservazione, dato che purtroppo il nostro Paese è molto carente riguardo alla “cultura del mezzo pubblico”…….

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    Andrea
    Partecipante

    Fare Politica significa occuparsi di un problema che non è solo mio, ma riguarda la comunità in cui vivo Fare politica significa condividere un progetto e cercare di realizzarlo insieme agli altri. Politica nel senso nobile del termine, non in quello “degenerato” che purtroppo scoraggia soprattutto i più giovani

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    Andrea
    Partecipante

    La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta le categorie più deboli. Abbiamo vissuto anni in cui spesso è stato detto che i diritti e le politiche sociali erano di ostacoli allo sviluppo ed alla crescita, oggi ci stiamo accorgendo che il prevalere dell’economia sulla politica ha creato invece un preoccupante divario tra ricchi e poveri. Credo che le sfide dell’UE siano proprio queste, creare una vicinanza delle istituzioni ai cittadini, soprattutto i più svantaggiati.

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    Andrea
    Partecipante

    Concordo sul fatto che i deficit democratici siano una della cause principali della “disaffezione” dei cittadini degli Stati Membri, in particolare dei più giovani. Sono altresì convinto che l’UE vada costruita, siamo solo al punto di partenza, e per fare ciò serve un impegno attivo, soprattutto da parte dei più giovani. I deficit democratici devono essere non motivo di rinuncia, ma uno stimolo per il recupero dei propri spazi di intervento nei processi decisionali.

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    Andrea
    Partecipante

    diceva Fabrizio de Andre che riscoprire le proprie radici significa evitare di diventare dei “burattini su un palcoscenico mostruoso”. Mi ricordo dei vecchi “campi scuola” che facevo durante le vacanze estive, organizzati dalle istituzioni pubbliche locali, dove imparavamo gli antichi mestieri, i “giochi dei nonni”, recitavamo commedie in dialetto locale. Forse, in modo aggiornato rispetto ai tempi, sarebbe utile riproporre……

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    Andrea
    Partecipante

    I giovani sono il futuro, il mondo che necessariamente deve evolversi. Mi è capitato di dirlo pure durante gli incontri, è essenziale non fermarsi ad aspettare che qualcuno crei gli spazi di intervento, ma sono i giovani stessi che devono “farsi largo” e cercare una propria dimensione di intervento nei processi decisionali. E’ importante creare “spazi fisici”, ovvero luoghi di incontro, ma soprattutto “spazi di idee” che consentono di avere un ruolo attivo, critico e propositivo.

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    Andrea
    Partecipante

    Mi è capitato di dirlo pure durante il mio intervento in una classe. Sembra paradossale, ma i nostri antenati, gli antichi Romani, hanno costruito le strade più importanti e durature dell’antichità, opere tutt’ora ancora visibili ed in parte utilizzate, come la Via Appia, e sono stati dei modelli di riferimento per gli altri popoli. Forse un recupero della nostra storia ci consentirebbe di riscoprire le abilità che ci hanno distinto e che ultimamente, forse, abbiamo dimenticato e/o trascurato………

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    Andrea
    Partecipante

    Mi trovo molto d’accordo sulla riflessione fatta. In merito suggerisco il potenziamento delle iniziative legate al c.d. book crossing, ovvero lo scambio gratuito di libri; scambio inteso non solo in senso fisico, ma anche come forma di condivisione di idee, impressioni,emozioni. In diversi Comuni d’Italia, tra cui il mio, si stanno avviando o consolidando iniziative volte al riutilizzo delle vecchie cabine telefoniche cadute in disuso come bibliocabine, ovvero come punto di raccolta e scambio gratuito di libri; un modo originale ed un po ‘vintage’ per accrescere l’amore per la lettura, troppo spesso considerata una attivitasolitaria ma che, invece, attraverso i giusti strumenti, puo diventare anche forma di aggregazione sociale

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 9 mesi fa da  Andrea.
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