CaféLab by EDU presenta il III RifiutoPrezioso in vista del Natale: Libreria/Dispensa e Mensole WOW!
Come anticipato con il post del 29 Settembre 2023, ragionando in ottica di ‘dono’ a partire da un materiale di scarto che potremmo già avere in casa o reperire in questo caso da lavori edili in corso, il CafèLab by EDU, con il Patrocinio dell’Area ‘Ambiente e Territorio’ dell’UNC – Unione Nazionale Consumatori – Umbria, ha scelto di documentare la realizzazione di un Recupero Creativo, interessante in vista delle prossime Festività e replicabile se gradito, rappresentato da:
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una Libreria o Dispensa e Mensole coordinate da interno, per valorizzare una zona studio-living o creare un point of interest in area food.
La libreria o dispensa e le mensole coordinate in foto – nostro RifiutoPrezioso, frutto insieme di up-cycling (“riutilizzo creativo”) e do-it-youself (“fai da te”) – sono state realizzate (non considerando il Primo e il Secondo step sotto citati) in tre mattine consecutive e collocate nell’area studio-living dedicata al CafèLab di EDU-UNC Umbria.
Bene, partiamo!
Non dirò prendete carta e penna…, perchè scriverò io per tutti gli eventuali interessati il percorso che ho eseguito per raggiungere l’obiettivo finale a partire da vecchie assi di legno, rifiuti dell’edilizia destinati alla discarica:
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Primo step – Verifica del materiale prescelto e del suo stato di salute: nel mio caso, avevo stoccato numerose assi di legno tra il 2018 e il 2019, in particolare a seguito di un’attività di raccolta di rifiuti dell’edilizia abbandonati impropriamente in parchi e quartieri urbani; tutte per me in buono stato e resistenti data la loro destinazione primaria, per questo motivo al tempo le ho salvate e differenziate per dimensioni e colorazioni, immaginando per loro una possibile seconda o terza vita fuori dai canoni d’origine. Per valutare lo stato del legno, suggerisco di verificare subito che non sia fradicio e che sia privo di tarli, qualora invece quest’ultimi fossero presenti, sarebbe auspicabile cambiare il pezzo, ma se fosse l’unico in disponibilità trattarlo con prodotti specifici secondo procedura che richiede un ambiente di lavoro consono per effettuare il trattamento in sicurezza, una certa manualità ed un significativo tempo aggiuntivo da considerare (almeno, 30 giorni in più);
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Secondo step – Pulizia del materiale e preparazione della zona di lavoro: una volta individuato il materiale prescelto più adatto e gradito esteticamente, è basilare effettuare una sua pulizia profonda che, nel caso del legno, scongiura l’uso di acqua; manualmente ho proceduto ad eliminare eventuali schegge da ciascun asse con una spazzola di ferro in setole di acciaio, quindi ho passato della carta vetrata a grammatura fina per levigare la superficie e pulire accuratamente gli eventuali nodi e/o fratture presenti e, infine, un panno morbido asciutto per eliminare la polvere. Importante, in ogni progetto in costruzione, organizzare l’ambiente di lavoro per mantenerlo pulito e ordinato, a tal fine, come fatto anche per il secondo RifiutoPrezioso suggerito in questa sede, ho utilizzato delle mie vecchie carte delle uova di Pasqua come basi d’appoggio per i prodotti e gli strumenti necessari, nonché per il materiale prescelto;
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Terzo step – Taglio a misura e composizione del materiale: a questo punto, sulla base del disegno progettuale precedentemente realizzato per ogni “nuovo” prodotto finale, riportante le misure esatte di tutte le componenti, sono state tagliate le assi in sezioni, numerate e suddivise per progetto, avendo cura di mettere da parte ogni loro (anche piccolo) scarto per realizzarvi le future matrici per effettuare i fori di montaggio e zeppe per tutelare le sezioni di legno dai morsetti di compressione in plastica. Una volta tagliati a misura tutti i pezzi necessari si procede con il loro montaggio che, nel caso della libreria/dispensa, richiama la tecnica della ‘spinatura del legno’ per unire tutti i pezzi di legno attraverso l’uso di cilindri detti ‘spine’ (di lunghezza pari a 5 centimetri circa, con diametro variabile e profilo zigrinato) che entrano nei fori precedentemente effettuati (grazie alle matrici predisposte) su entrambe le aree delle sezioni da unire (senza l’uso di chiodi); personalmente, ho scelto di utilizzare anche della colla per legno prima di inserire le spine, per una maggiore tenuta. Anche per le mensole, una volta tagliate le assi in sezioni della lunghezza desiderata ho applicato la tecnica della ‘spinatura del legno’ ed inserito della colla per legno nei fori effettuati prima di inserirvi i cilindri; su ogni collegamento così realizzato, ho predisposto una piccola zeppa (precedentemente preparata e messa da parte) tra le superfici e i morsetti di compressione. In questo caso, ho scelto di mantenere il legno nella sua colorazione naturale e di “dare colore” attraverso gli accessori, ma qualora si desiderasse realizzare una composizione analoga non neutra, segnalo di visionare per la fase di verniciatura quanto scritto per il primo RifiutoPrezioso suggerito in questa sede;
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Quarto step – Ultimazione dei nuovi prodotti: una volta verificati tutti i punti di congiunzione tra le sezioni, ho dato un’abbondante mano di smalto trasparente opaco alle strutture neonate su metà delle loro superfici, atteso i tempi di asciugatura indicati, quindi capovolte le stesse e proceduto allo stesso modo sulla loro restante metà (consiglio di replicare questa attività se il futuro mobile venisse inserito in un ambiente umido come una cucina, per maggiore tenuta). Per ultimare il “nuovo” prodotto ‘libreria/dispensa’, ho apposto alla base con un martello dei piedini (acquistati per l’occasione) e collocato gli accessori prescelti; per quanto riguarda il “nuovo” prodotto ‘mensola’, ho affisso a muro due reggimensola (nel mio caso, non a scomparsa), in stile con l’ambiente considerato, tra essi distanziati in modo tale da trattenere/fermare le due sezioni di fissaggio sottostanti la mensola che ho poi adagiato sopra ad essi.
Non mi resta che dire buon lavoro, se vi è piaciuta l’idea, e a presto per il quarto RifiutoPrezioso suggerito by EDU-UNC Umbria!
A seguire, pubblico le foto che ho scattato dalla consolle del mio CafèLab durante il processo creativo appena descritto che ha permesso di connotare ambienti domestici e d’ufficio con orme di eco-design:
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