Unione Nazionale Consumatori Umbria | CaféLab by EDU presenta il I RifiutoPrezioso replicabile in vista del Natale: Piedistalli Naturali
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CaféLab by EDU presenta il I RifiutoPrezioso replicabile in vista del Natale: Piedistalli Naturali

CaféLab by EDU presenta il I RifiutoPrezioso replicabile in vista del Natale: Piedistalli Naturali

della dottoressa Lisa Proietti, resp. Ambiente e Territorio UNCU

 

Come anticipato con il post del 29 Settembre 2023, ragionando in ottica di ‘dono’ e/o ‘addobbo’ a partire da uno o più materiali di scarto che potremmo già avere in casa o reperire facilmente data la stagione in corso, il CafèLab by EDU, con il Patrocinio dell’Area ‘Ambiente e Territorio’ dell’UNC – Unione Nazionale Consumatori – Umbria, ha scelto di documentare la realizzazione di un Recupero Creativo, interessante in vista delle prossime Festività e replicabile agilmente se gradito, rappresentato da:

  • una coppia di Piedistalli Naturali in legno da esterno, ad esempio, per la porta d’ingresso, infinitamente declinabili a seconda della Stagione e/o della Ricorrenza in corso.

I due piedistalli in foto – nostro primo RifiutoPrezioso suggerito in questa sede, frutto insieme di up-cycling (“riutilizzo creativo”) e do-it-youself (“fai da te”) – sono stati realizzati in due mattine consecutive e donati, nel segno del Personal Green Market – PGM, ad una giovane coppia di sposi che proprio quest’anno festeggeranno il primo Natale nella loro casa tutta “da vestire”, ove possibile, secondo lo spirito anti-spreco ed eco-sostenibile che ci accomuna.

Bene, partiamo!

Non dirò prendete carta e penna…, perchè scriverò io per tutti gli eventuali interessati il percorso che ho eseguito per raggiungere l’obiettivo finale a partire da sezioni di tronchi di alberi tagliati normalmente destinati al caminetto o alla stufa:

  • Primo step – Verifica del materiale prescelto e del suo stato di salute: nel mio caso, avevo delle sezioni residue di tronchi a seguito di una vecchia potatura; se si fosse alle prime armi, consiglio piccole sezioni anche di rami o radici come prova, magari, per realizzare inizialmente dei piedistalli naturali da tavolino. In tale contesto, suggerisco sempre sezioni secche e prive di tarli, qualora invece quest’ultimi fossero presenti, sarebbe auspicabile cambiare la sezione di prova o, se fosse l’unica in disponibilità, trattarla prima con prodotti specifici secondo procedura che richiede un ambiente di lavoro consono per effettuare il trattamento in sicurezza, una certa manualità ed un significativo tempo aggiuntivo da considerare per la realizzazione dell’oggetto finale (almeno, 30 giorni in più);

  • Secondo step – Pulizia del materiale e preparazione della zona di lavoro: una volta individuato il materiale prescelto più adatto e gradito esteticamente, è basilare effettuare una sua pulizia profonda che, nel caso del legno, scongiura l’uso di acqua; manualmente, ho proceduto ad eliminare la corteccia secca residua con una spazzola di ferro in setole di acciaio, quindi, ho passato della carta vetrata a grammatura fina per levigare la superficie e pulire accuratamente gli eventuali nodi e/o fratture presenti e, infine, un panno morbido asciutto per eliminare la polvere. Importante, in ogni progetto in costruzione, organizzare l’ambiente di lavoro per mantenerlo pulito e ordinato, a tal fine ho utilizzato delle mie vecchie carte delle uova di Pasqua come basi per appoggiare le vernici, le componenti desiderate e i futuri piedistalli;

  • Terzo step – Verniciatura e asciugatura del materiale: a questo punto, ho passato una mano di fondo bianco per esterno, che avevo da parte, su 2/3 di entrambe le superfici da lavorare, attendendo (per eccesso) i tempi di asciugatura indicati e, una volta asciugatesi, ho replicato l’attività, ultimandola, capovolgendo i piedistalli ed appoggiandoli, per maggiore areazione, su un vecchio dondolo adattato per l’occasione con una vecchia corda così da distanziare la parte delle molle dal legno. Terminata questa fase, sempre utilizzando il dondolo come piano, ho passato una mano di vernice bianca opaca per esterno nella stessa modalità e sempre rispettando abbondantemente i tempi indicati. Qualora si prediligesse il colore naturale del materiale in lavorazione, la fase in esame decadrebbe in toto;

  • Quarto step – Ultimazione del nuovo prodotto: una volta verificate le superfici, se dipinte compiutamente, ho dato una prima mano di smalto trasparente opaco nella stessa modalità della fase precedente, ma trasferendo i due piedistalli su due sedie in ferro; ho atteso i rispettivi tempi di asciugatura e replicato l’attività per garantire maggiore tenuta. Per ultimare il prodotto, ho apposto con un martello dei piedini alla base di ciascun piedistallo per distanziarlo da terra. Infine, ho verificato se negli ultimi passaggi si fosse rovinata parte della verniciatura e, in tal caso, ho provveduto puntualmente al ritocco seguendo la propedeuticità dei prodotti utilizzati come sopra descritto, per questo motivo è essenziale un’area di lavoro sempre ben organizzata e mantenere correttamente fino all’ultimo tutti i prodotti in uso.

Non mi resta che dire buon lavoro, se vi è piaciuta l’idea, e a presto per il secondo RifiutoPrezioso suggerito by EDU-UNC Umbria!

A seguire, pubblico cronologicamente le foto che ho scattato dalla consolle del mio CafèLab durante il processo creativo appena descritto, in attesa di integrarle con gli scatti della particolare collocazione e veste di questi “nuovi” piedistalli che mi perverranno dalla loro attuale proprietaria in vista, prima, di Halloween e, poi, del Natale: