Damiano Marinelli

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  • Damiano Marinelli
    Partecipante

    da: https://ec.europa.eu/youth/policy/youth-strategy/world_it

    Qual è il ruolo dell’UE?

    L’UE vuole incoraggiare i giovani a collaborare con regioni esterne all’Europa e a partecipare maggiormente ai processi politici mondiali su temi come i cambiamenti climatici, gli obiettivi di sviluppo dl millennio dell’ONU, i diritti umani, ecc.

    In particolare, si propone di:

    sensibilizzare i giovani ai temi globali
    offrire ai giovani la possibilità di avere sui temi globali uno scambio di opinioni con i responsabili politici
    favorire la comprensione reciproca tra i giovani di tutto il mondo attraverso il dialogo
    incoraggiare i giovani a partecipare a progetti ecologici di volontariato (“volontariato verde”) e ad adottare comportamenti rispettosi dell’ambiente (riciclaggio, risparmio energetico, uso di veicoli ibridi, ecc.)
    promuovere le opportunità imprenditoriali, occupazionali, educative e di volontariato in ambito extraeuropeo
    promuovere la collaborazione e gli scambi tra operatori giovanili di diversi continenti
    incoraggiare i giovani a partecipare ad attività di volontariato in paesi in via di sviluppo o a svolgere attività di cooperazione allo sviluppo nel proprio paese.

    Quali sono le misure concrete?

    In particolare, la Commissione persegue tali obiettivi mediante:

    progetti Erasmus+ che sostengono la mobilità internazionale dei giovani e degli operatori giovanili, nonché la collaborazione internazionale delle organizzazioni giovanili. I progetti promuovono la cittadinanza attiva dei giovani e le loro prospettive di lavoro mediante una didattica e un apprendimento non tradizionali, contribuiscono alla qualità e al riconoscimento dell’animazione socioeducativa e alle competenze delle organizzazioni giovanili e di altri soggetti interessati
    una maggiore collaborazione con paesi partner che confinano con l’UE tramite: la “Finestra Gioventù del partenariato orientale”, che rafforza la collaborazione con Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina, e la “Finestra Gioventù dei Balcani occidentali”, che promuove la collaborazione con Albania, Bosnia-Erzegovina, Kossovo, Montenegro e Serbia
    la partnership per la gioventù UE-Consiglio d’Europa – un convegno annuale di responsabili politici, ricercatori, operatori giovanili e giovani dell’Europa sudorientale, orientale, del Caucaso e del Mediterraneo meridionale
    eventi bilaterali tra l’UE e i paesi non europei per promuovere il dialogo interculturale e la comprensione tra i giovani.

    Il “dialogo interpersonale ad alto livello UE-Cina”, avviato nel 2012, ha prodotto una serie di progetti comuni tra organizzazioni giovanili che vertono su temi d’interesse comune, come le prospettive di lavoro e lo spirito imprenditoriale dei giovani, la partecipazione dei giovani alla società e le attività di volontariato. Inoltre, in Europa e in Cina hanno avuto luogo eventi specifici sullo sviluppo dell’animazione socioeducativa e l’imprenditorialità giovanile. Nella seconda riunione del dialogo del 2014 è stato deciso di proseguire tali attività negli anni a venire.

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    Damiano Marinelli
    Partecipante

    da: https://ec.europa.eu/youth/policy/youth-strategy/education-training_it

    Qual è il ruolo dell’UE?

    Per ridurre l’attuale divario fra competenze acquisite e fabbisogno del mercato del lavoro in Europa e garantire che i giovani siano in grado di passare dalla scuola al lavoro, l’UE è impegnata a:

    garantire che tutti i giovano abbiano pari accesso ad un’istruzione e formazione di qualità
    sviluppare l’animazionegiovanile e altre opportunità di apprendimento non tradizionali
    fornire collegamenti tra istruzione tradizionale e apprendimento non tradizionale
    migliorare la transizione dal mondo della scuola/università al mercato del lavoro
    ridurre l’abbandono scolastico.

    Come interviene l’UE?

    Questi obiettivi vengono perseguiti mediante programmi destinati in modo specifico ai giovani e più generalmente con le politiche europee per la crescita e l’occupazione. Ad esempio, il programma Erasmus+sostiene progetti rivolti alle organizzazioni giovanili o a gruppi di giovani e incentrati sull’apprendimento non tradizionale, come scambi tra giovani, opportunità di volontariato, opportunità di formazione e messa in rete per educatori, forme di collaborazione per promuovere l’innovazione nell’animazione giovanile, nonché progetti per coinvolgere i giovani in un dialogo strutturato con i responsabili politici.
    Prossime tappe

    Attuazione della raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell’apprendimento non tradizionale e informale per il settore dei giovani
    Attuazione delle raccomandazioni del gruppo di esperti sulle prospettive professionali e l’apprendimento non tradizionale (da pubblicarsi nel 2014).

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    Damiano Marinelli
    Partecipante

    da: https://ec.europa.eu/youth/policy/youth-strategy/civil-society_it

    Qual è il ruolo dell’UE?

    La strategia dell’UE per la gioventù cerca di incoraggiare i giovani a partecipare al processo democratico e alla società. Gli obiettivi dell’iniziativa sono:

    sviluppare meccanismi per avviare un dialogo con i giovani ed agevolare la loro partecipazione all’elaborazione delle politiche nazionali
    sostenere le organizzazioni giovanili, inclusi i consigli della gioventù locali e nazionali
    promuovere la partecipazione dei gruppi di giovani sottorappresentati nella politica, nelle organizzazioni giovanili e in altre organizzazioni della società civile
    sostenere modalità per “imparare a partecipare” già in tenera età.

    In che modo si sta procedendo?

    In particolare, la Commissione persegue tali obiettivi mediante:

    un dialogo strutturato – per coinvolgere i giovani nel processo di elaborazione delle politiche europee che li riguardano
    il programma Erasmus+ – per sostenere progetti che offrono ai giovani la possibilità di partecipare a iniziative ed eventi transfrontalieri
    il Corpo europeo di solidarietà – per consentire ai giovani di fare volontariato e lavorare in progetti per il bene delle comunità locali e della popolazione in Europa.

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    Damiano Marinelli
    Partecipante

    da: https://ec.europa.eu/youth/policy/youth-strategy/social-inclusion_it

    Qual è il ruolo dell’UE?

    Nel corso della crisi economica la povertà e l’emarginazione sono aumentate tra i giovani. La strategia dell’UE per la gioventù punta in particolare a:

    sfruttare pienamente le possibilità offerte dall’animazione socioeducativa e dai centri giovanili come strumento di integrazione
    incoraggiare un approccio trasversale per affrontare il problema dell’esclusione in ambiti come l’istruzione, l’occupazione e l’integrazione sociale
    sostenere la sensibilizzazione interculturale e combattere i pregiudizi
    sostenere l’informazione e l’educazione dei giovani sui loro diritti
    affrontare il problema dei senzatetto, degli alloggi in generale e della povertà
    agevolare l’accesso a servizi di qualità, ad esempio i trasporti, l’integrazione digitale, la salute e i servizi sociali
    promuovere strutture d’assistenza specifiche per le giovani famiglie.

    Quali sono le misure concrete?

    La Commissione sostiene il perseguimento di tali obiettivi mediante:

    la piattaforma europea contro la povertà e l’emarginazione – attivata nel 2010, propone misure per ridurre di almeno 20 milioni il numero dei poveri ed emarginati entro il 2020
    il Centro europeo di conoscenze sulle politiche della gioventù (gestito insieme al Consiglio d’Europa) – fornisce informazioni attendibili sulle condizioni di vita dei giovani in Europa
    il programma Erasmus+ e le attività che sostiene a favore dei giovani. La strategia per l’inclusione e la diversità evidenzia le possibilità di sostegno offerte da Erasmus+ per l’integrazione dei giovani con meno opportunità. La strategia fissa anche i traguardi da raggiungere e i gruppi su cui intervenire.

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    Damiano Marinelli
    Partecipante

    L’apprendimento non formale ha luogo al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione formale.

    Caratteristiche
    • metodi partecipativi, centrati su chi apprende
    • base volontaria in base agli interessi dei giovani
    • si realizzano in ambienti e situazioni nelle quali la formazione e l’apprendimento non sono necessariamente l’unica o e l’apprendimento non sono necessariamente l’unica o principale attività
    • le attività guidate da facilitatori dell’apprendimento, sia professionisti (come formatori e operatori socio-educativi) sia volontari (animatori o formatori per i giovani)
    • le attività sono pianificate in base a obiettivi
    • le attività si rivolgono a gruppi target specifici e l’apprendimento avviene in maniera specifica e settoriali

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    Damiano Marinelli
    Partecipante

    Una donna portò suo figlio a vedere
    Gandhi, il quale le chiese il motivo della
    sua presenza.
    “Vorrei che mio figlio smettesse di
    mangiare dolci” disse. “Riporta tuo figlio fra
    due settimane”
    rispose Gandhi. Due settimane
    dopo la donna tornò con suo figlio. Gandhi
    si rivolse al ragazzo e disse “Smetti di
    si rivolse al ragazzo e disse “Smetti di
    mangiare dolci”. La donna lo guardò
    sorpresa e chiese “Perché
    ha aspettato due settimane per
    dirglielo?”. “Perché due settimane fa anche
    io stavo mangiando dolci” rispose Gandhi.

    Altro materiale:

    https://danilodolci.org/media/Manuale-italiano.pdf
    https://pjp-eu.coe.int/documents/1017981/1668073/5_education.pdf/416492a6-1efd-48f1-ae10-10f7a055f67b
    http://cccd-vademecum.weebly.com/educazione-non-formale.html
    https://www.forumnazionalegiovani.it/notizie/notizie-dal-forum/item/208-si-scrive-non-formale,-si-legge-competenze-campagna-per-il-riconoscimento-dell%E2%80%99educazione-non-formale-nel-settore-giovanile.html
    http://www.agenziagiovani.it/erasmus/87-approfondimenti/2573-come-promuovere-la-conoscenza-dell-educazione-non-formale
    http://www.creifos.org/pdf/tesi_Elisa_Frezza.pdf
    http://www.atene.it/circolidistudioge/pdf/LABOBS-versione-ita.pdf
    http://www.agenziagiovani.it/media/1305/Educazione%20non%20formale%20e%20apprendimento%20interculturale.pdf
    https://www.arcigay.it/wp-content/uploads/articolo_gaie-conversazioni_versione_corretta.pdf
    https://ec.europa.eu/epale/it/content/training-sulleducazione-non-formale-docenti-di-scuole-di-ogni-ordine-e-grado
    http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/scuola_europa/allegati_articoli/Un%20Ponte%20tra%20educazione%20formale%20e%20non%20formale.pdf
    https://www.sfogliami.it/sfogliabili/110/536/Layout_ITA%5B1%5D%20pubblicazione%20gruntvig.pdf

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