Ma è proprio vero che l'IT aiuta ad essere più produttivi?

Tra i luoghi comuni ricorrenti sul mondo del lavoro, uno riguarda l’impatto positivo delle ormai non più tanto nuove tecnologie sull’efficienza dei processi produttivi. Dall’avvento dei primi pc ad oggi abbiamo assistito alla stratificazione di sistemi informativi e soluzioni tecnologiche che spesso non dialogano tra di loro a causa dell’ambizione dei produttori di imporre uno standard piuttosto che un sistema operativo ai danni di un altro. Alla fine di questo gioco a restare danneggiato è solo il consumatore, indotto a dover acquistare sempre l’ultima novità per essere in condizione di lavorare o anche semplicemente di comunicare. E’ di poco tempo fa l’avviso che Whatsapp stava inviando ai possessori di smartphone “antiquati”, comunicando che da gennaio 2017 i loro telefoni non potevano più supportare l’applicazione a causa di un aggiornamento della piattaforma che li avrebbe resi incompatibili. Facile immaginare che l’effetto dipendenza generato da questa, senz’altro utile, applicazione ha generato l’abbandono degli smartphone di vecchia generazione e l’acquisto di device più moderni. Resta da chiedersi come mai lo sviluppo delle app non debba tener conto dei diritti dei consumatori e di un approccio più etico in termini di propensione al consumo.

A rendere ancora più evidente gli effetti diseconomici dell’assenza di efficienza determinata dal combinato disposto delle diverse espressioni delle nuove tecnologie è un sondaggio condotto da Censuswidehttp://www.censuswide.com/ per conto di Sharp http://www.sharpbusiness.it/unlock-campaign/pdf/Sharp_Unlock_A4_WhitePaper.pdf su un campione di oltre 6 mila impiegati in 9 Paesi europei.
Lo studio mette in evidenza che tecnologie spesso obsolete o difficili da usare, mancata preparazione propria o dei colleghi all’uso delle tecnologie o, ancora, la scarsa o assente connettività alla rete aziendale, fanno sprecare molto tempo al lavoro.

Ma quanto tempo si perde? più di 8 minuti per stampare documenti, quasi 13 minuti per cercare documenti sui server aziendali, i minuti per riavviare o riparare un PC, 8 minuti di attesa per un meeting, oltre 10 minuti per aiutare colleghi a usare dispositivi tecnologici, altri 9 minuti per aiutare colleghi nell’uso di software (Word, Power Point ecc.) e 10 minuti per rifare lavori già fatti dai colleghi.

Il 53% degli intervistati in Italia dichiara che il proprio posto di lavoro non è aggiornato dal punto di vista tecnologico e, se il loro ufficio fosse dotato di una migliore tecnologia, oltre due terzi dei lavoratori (68,2%) risulterebbe più produttivo, circa la metà (45,9%) sarebbe più motivato e il 40,2% potrebbe essere più creativo.

Stando così le cose, a voler essere veramente creativi basterebbe trovare una soluzione per risparmiare tutto questo tempo sprecato……