Google e Hamed il migrante

Vorrei aprire una discussione su questa riflessione:

“Il futuro del mondo ha due grandi riferimenti “GOOGLE e HAMED il Migrante”.
GOOGLE è la connessione virtuale.
HAMED il MIGRANTE è la connessione umana.
Vivere soltanto di GOOGLE è una tragedia, perché GOOGLE è l’eterno presente.
Vivere soltanto con HAMED il Migrante non aiuta a innovarti.
Allora mettiamo insieme GOOGLE e HAMED il Migrante e riusciremo a cogliere la dimensione del futuro rivoluzionando alcune idee tradizionali e vedremo che GOOGLE è come HAMED il Migrante.
Cosa è l’idea di Stato per GOOGLE?? Uno spazio chiuso??
No perché GOOGLE lo attraversa ogni volta che vuole con la connessione virtuale.
Cosa è per Hamed il Migrante l’idea di Stato? E’ uno spazio chiuso?
No perché lo vuole superare.
Abbiamo mai provato a chiedere ad un ragazzo di venti anni cosa è, per lui, lo Stato?
Per i ragazzi di venti anni lo Stato è l’ostacolo alla felicità.
Per i ragazzi di venti anni esiste il mondo ed il villaggio dove abita, quello che sta in mezzo è un problema.
Cosa è l’identità? Il sangue di tuo padre e di tua madre?
Io sono siciliano perché mia madre e mio padre sono Siciliani?
Io sono siciliano perché ho sangue siciliano nelle vene?
Non esiste un ematologo che possa dire che il sangue di un Africano è diverso dal sangue di un Pakistano o di un Europeo.
Io non sono europeo perché mio padre e mia madre sono europei o perché il mio sangue è europeo. Io sono europeo perché ho scelto di essere europeo.
L’identità non è una condanna di sangue, la scelgo io.
Se GOOGLE l’identità se la sceglie anche HAMED il Migrante, che è una persona umana, ha diritto a scegliersi la propria identità.
Nessuno chiede al figlio il permesso per farlo nascere in un determinato luogo.
Con la differenza che, per qualcuno, dover restare nel luogo dove i genitori hanno deciso di farlo nascere significa farsi ammazzare o morire di fame.
Il mondo è di GOOGLE e di HAMED perché tutto cambia se ti comporti come se fossi già nel futuro invece di comportarti come se il futuro fosse un pericolo.
Se ti comporti come se sei già nel futuro di guerre non ne fai e vivi in PACE.
Se ti comporti come se il futuro è un pericolo hai paura e fai la guerra.”