Verifiche automatiche su Facebook: quando l’intelligenza artificiale crea ingiustizie

Forse vi sarete chiesti perchè dal 10 dicembre la pagina Facebook della nostra associazione non è più visibile. In questo articolo vi spieghiamo la motivazione.

Negli ultimi anni, Facebook ha intensificato le verifiche sui contenuti e sulle pagine, affidandosi sempre più all’intelligenza artificiale (IA) per individuare attività fraudolente o contenuti che violano le normative della piattaforma. Sebbene l’utilizzo dell’IA rappresenti un passo avanti per combattere le fake news e le frodi online, questa tecnologia presenta limiti significativi, soprattutto quando si verificano errori di valutazione.

Uno dei casi più emblematici riguarda la chiusura di pagine Facebook legittime che vengono erroneamente segnalate come false o fraudolente. Un esempio concreto è la pagina dell’Unione Nazionale Consumatori Umbria (facebook.com/consumatoriumbria). Questa pagina rappresenta una sezione territoriale dell’Unione Nazionale Consumatori a livello nazionale e, di conseguenza, utilizza lo stesso logo e nome ufficiale. Tuttavia, proprio per queste somiglianze, l’algoritmo di Facebook potrebbe scambiarla per una copia fraudolenta della pagina principale nazionale, con il rischio di chiusura immediata.

Il problema: l’assenza di intervento umano

Quando una pagina viene chiusa o penalizzata sulla base di una decisione algoritmica, uno dei principali ostacoli è l’impossibilità di contattare un soggetto umano che possa esaminare il caso nel dettaglio. L’IA, infatti, opera in modo automatico e spesso non è in grado di comprendere le sfumature, come la differenza tra una pagina principale e una sua sezione territoriale.

Nel caso dell’Unione Nazionale Consumatori Umbria, la segnalazione come pagina fraudolenta è chiaramente un errore, ma non esiste un canale immediato per richiedere un riesame umano. Questa situazione non solo danneggia l’immagine dell’associazione, ma rischia di interrompere un servizio prezioso per i cittadini umbri, che si affidano alla pagina per ricevere aggiornamenti e informazioni.

I limiti dell’intelligenza artificiale

L’utilizzo dell’IA nelle verifiche online ha senza dubbio migliorato la velocità di intervento contro pagine e contenuti problematici. Tuttavia, questa tecnologia è ancora lontana dall’essere perfetta. Tra i limiti principali possiamo individuare:

  1. Mancanza di contestualizzazione: L’IA non riesce a interpretare correttamente situazioni complesse o specificità locali, come nel caso di pagine legittime di organizzazioni territoriali.
  2. Errori di segnalazione: Pagine innocue o utili vengono penalizzate per somiglianze con pagine sospette.
  3. Assenza di verifica umana: Dopo la decisione dell’algoritmo, è estremamente difficile ottenere l’intervento di un operatore umano che possa rivedere la situazione.

Le conseguenze per le organizzazioni locali

Per realtà come l’Unione Nazionale Consumatori Umbria, il rischio di chiusura della pagina rappresenta un danno significativo. La pagina Facebook è uno strumento essenziale per raggiungere i cittadini, informare sui diritti dei consumatori e promuovere iniziative locali. La sua chiusura arbitraria comprometterebbe la visibilità dell’associazione e la capacità di fornire servizi alla comunità.

È fondamentale che piattaforme come Facebook riconoscano l’importanza di garantire un supporto umano nei processi di verifica, soprattutto in casi delicati come questo. Le organizzazioni locali, pur condividendo nomi e loghi con strutture nazionali, hanno una funzione autonoma e specifica che non può essere ignorata o fraintesa da un algoritmo.

Un appello per maggiore trasparenza e dialogo

Le realtà territoriali come l’Unione Nazionale Consumatori Umbria chiedono a Facebook e alle altre piattaforme digitali di adottare soluzioni più equilibrate, come:

  • Un canale dedicato per contestare le decisioni algoritmiche.
  • Miglioramenti nell’IA per riconoscere le relazioni tra pagine principali e sezioni locali.
  • Intervento umano tempestivo in caso di segnalazioni errate.

Solo con una combinazione tra tecnologia avanzata e supervisione umana sarà possibile evitare che strumenti utili e legittimi vengano ingiustamente penalizzati. L’Unione Nazionale Consumatori Umbria continuerà a difendere i diritti dei consumatori e a promuovere il dialogo con le piattaforme digitali, affinché errori simili non si ripetano in futuro.

Non tutto l’utilizzo della IA è negativo, anzi. Ad esempio questo articolo è scritto avvalendosi di AI chatgpt… ma senza un controllo umano ancora gli errori sono rilevanti, e potrebbero essere ancora peggiori se effettuati in altri campi di attività umana (pensiamo all’istruzione o alla sanità).

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