Sovraindebitamento: ecco come gestirlo

Quando si parla di debiti si affronta un argomento sempre molto delicato per la buona parte delle famiglie italiane: il sovraindebitamento. Chi non ha contratto un debito negli ultimi 10 anni per comprare beni o servizi più o meno necessari? I dati forniti dagli istituti di statistica tendono ad evidenziare che il numero di utenti che hanno fatto ricorso al debito è andato via via crescendo negli anni con un’età media di ingresso nel modo del credito sempre più bassa e una permanenza sempre più lunga: in altri termini ci si indebita di più, prima e per più tempo nel corso della propria vita.  

Nell’attuale contesto economico in cui viviamo siamo costantemente bombardati da tutti i media che puntano a creare “il bisogno d’acquisto: il sistema del credito si basa su una capacità di spesa dell’utenza privata che non è frutto delle disponibilità immediate ma è frutto di “un impegno futuro” ovvero si ipotecano le future capacità di reddito e si condizionano in questo modo le future capacità di spesa. Da qui il passo è breve per ritrovarsi con molti debitcontratti per le più disparate esigenze senza avere le risorse per soddisfare i più elementari e necessari bisogni della vita quotidiana. 

Nei periodi di recessione economica questo problema è ancora più sentito perché si acuiscono le difficoltà nel pagamento delle rate dei debiti contratti perché tanti hanno entrate ridotte o addirittura nulle in quanto perdono la propria fonte di sostentamento. La prospettiva di non riuscire a far fronte ad un pagamento con tutto quello che comporta, di non riuscire a garantire un adeguamento sostentamento alla propria famiglia, può attrarre in una spirale negativa l’intero nucleo familiare e far passare allo stesso dei terribili momenti (talvolta arrivando a conclusioni estreme). 

Per questo i consumatori devono sapere che c’è sempre una soluzione, tanto più in periodi come questi in cui i soggetti finanziatori sanno di non poter tirare troppo la corda. 

Il sovraindebitamento è un fenomeno che può e deve essere gestito. Il primo passo da fare è una riconciliazione dell’intera situazione debitoria (ovvero quanti e quali debiti, rate, tassi di interesse etc.); si passa poi a fare unanalisi delle condizioni applicate per capire se ci troviamo in presenza di fenomeni che darebbero adito a rimborso di costi sostenuti ma non dovuti; infine si va a ipotizzare quello che nella pratica viene definito consolidamento del debito magari post ristrutturazione delle posizioni debitorie stesse.  

Quando si inizia un percorso del genere è bene sapere che i risparmi sulle rate mensili possono essere anche notevoli e a beneficiarne sono entrambe le parti, il debitore che dal canto suo non perde la dignità continuando ad onorare le sue obbligazioni che diventano sostenibili il soggetto creditore che non deve svalutare posizioni a credito e portarle a perdita (perché sebbene con condizioni diverse il debitore continua ad essere solvente e il debito ad essere restituito). Questi sono solo i risvolti positivi più immediati ma ve ne sono altri, ad esempio il debitore non diventa un cattivo pagatore e questo evita di avere problemi in un momento futuro in cui sarà necessario contrarre un nuovo debito, mentre il soggetto finanziatore non dovrà gestire complesse procedure esecutive o recuperatorie. 

Sedersi ad un tavolo, in situazioni come queste, instaurare un dialogo con la propria controparte è la soluzione ideale per entrambe le parti, ma i creditori sono spesso poco attenti a questo aspetto ed è qui che entrano in gioco i professionisti che assistono l’indebitato che con gli strumenti a loro disposizione riescono a creare quelle condizioni necessarie a realizzare un accordo. 

In conclusione, bisogna restare lucidi e guardare positivamente al futuroquando si intravedono segnali di difficoltà nel pagare le rate dei vari finanziamenti è importante ricordare che esistono le soluzioni. Insomma, l’aspetto umano, la felicità di vivere e il sentirsi in regola con le proprie obbligazioni non possono essere messi in discussione da nessuno, nemmeno dai più grandi colossi finanziari che tendono indistintamente a trattare tutti allo stesso modo. Se il debitore incolpevolmente si trova in condizioni di sovraindebitamento e non riesce a vivere una vita serena ha tutto il diritto di far sentire la sua voce e continuare a vivere una vita dignitosa. Per questo, se hai bisogno del nostro supporto, scrivi allo SPORTELLO BANCHE

 

 

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