Significati e letture di un’esperienza Capsule Collection del PGM by EDU
di Lisa Proietti
Come ho anticipato con il post del 2 Maggio e il post del 10 Maggio, io come rappresentante di “Emotion.Discovery.Universe. – EDU” e dell’Area ‘Progettazione, Ambiente e Territorio’ dell’UNC – Unione Nazionale dei Consumatori – Umbria e Damiano Marinelli Presidente dell’UNC Umbria, per accogliere le richieste pervenute, abbiamo deciso di tracciare e condividere anche tramite il presente articolo i contenuti portanti della nostra intervista sull’Incubatore di Progetto “Personal Green Market – PGM”, sviluppata attorno alle quattro domande prefissate (https://2023.festivalsvilupposostenibile.it/cal/233/ricordo-di-viaggio).
Attraverso la lettura di un’esperienza Capsule Collection del PGM, in questo caso nella sua declinazione tematica “Ricordo di Viaggio” – scelta appositamente per l’occasione in quanto il Dominio ‘Turismo’ è tra i più omnicomprensivi e, pertanto, funzionali per sostenere analisi sistemiche, annettendo Prodotto e Servizio, Tangibile e Intangibile, Pubblico e Privato, etc. – è stato possibile riflettere prima di tutto su cardini valoriali globali che l’Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e il Festival dello Sviluppo Sostenibile promuovono come noi, presenti nell’Agenda 2030 dell’ONU, in particolare, su 3 dei 17 Goals/Obiettivi di quest’ultima, per noi predominanti, quali:
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Goal 12) CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI (Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo);
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Goal 13) LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO (Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze);
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Goal 17) PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI (Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile).
Le 4 domande che compongono la nostra intervista sono le seguenti:
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DOMANDA 1: Che cosa si intende con l’acronimo “PGM” e che cosa rappresenta?
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DOMANDA 2: Come è nata l’idea, quando è stato testato il suo primo prototipo e come si è connotato nel tempo?
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DOMANDA 3: L’incubatore “PGM” e gli altri suoi fratelli nel set disegnato ‘by EDU’ a sostegno dello Sviluppo Sostenibile.
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DOMANDA 4: Recenti applicazioni e futuri scenari del ‘Personal Green Market’ secondo le sue 3 direttrici di sviluppo.
A seguire, rimettiamo le relative risposte:
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RISPOSTA 1: Il “Personal Green Market – PGM” è un Incubatore di Progetto del brand “Emotion.Discovery.Universe. – EDU”, realizzabile stagionalmente in occasione di date-evento o particolari ricorrenze, che sostiene il Ricordo, la Condivisione e la forma di Progresso più autentica, quella che passa per la Sostenibilità e la Circolarità; coniuga perfettamente il Passato e il Presente rilanciando ad un Futuro identitario non individualista, attraverso il semplice atto del Donare un proprio oggetto o abito, che non si usa più o non ci rispecchia più e riteniamo “da buttare”, rispondente, invece, alle necessità o ai gusti della Persona a cui pensiamo, contro forme di spreco e utilizzi delle risorse naturali impropri, a favore di azioni di responsabilizzazione collettiva.
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RISPOSTA 2: Il PGM, a partire dalla scelta del dono, ri-attiva “con guanti di seta” profondi ricordi, riservati ai più, ma noti tra coloro che hanno scelto o necessitano di conoscersi in maniera non superficiale e che nell’atto del vestire se stessi o la propria abitazione con Storie di Persone o Territori terzi scelgono di conoscerne i tratti originari e di estenderne l’eco; nel 2020, Lisa ha scelto di prototiparlo per suggerire una modalità di respiro sociale in un periodo epocale complesso, nel 2021, testarlo per la prima volta all’aperto tra amiche storiche e, da allora, svilupparlo attraverso diversi gruppi secondo tre declinazioni di storytelling che lo rendono un’esperienza a carattere unico implementabile anche tra Risorse Umane di una qualsivoglia Organizzazione per concorrere verso un clima aziendale consapevole e coerente con il posizionamento predefinito.
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RISPOSTA 3: Il PGM sostiene per sua natura i canoni dello Sviluppo Sostenibile ed è integrabile con gli ulteriori seguenti Progetti ‘by EDU’ che presentano lo stesso DNA. Intimamente correlato al PGM è sicuramente l’Incubatore “I Bauli della Memoria” che attiva un profondo processo di Ricordo, anche Sensoriale, che permette di scoprire o in alcuni casi ri-scoprire la Piccola Storia, anche terza a sé, e portare in superficie riflessioni comuni. Accanto ad essi, si ritrova spesso l’impronta di “RifiutiPreziosi”, Incubatore di Progetto che coniuga sapientemente l’Immaginazione e la Manualità, a partire dal Lavoro, sviluppando una Sensibilità verso l’Economia Circolare attraverso l’attivazione dello spirito di osservazione o della dote di intuizione a tutela del proprio Micro-Cosmo, ma a beneficio dell’intera Collettività. Tra gli Strumenti amplificatori dei valori comuni dei tre precedenti incubatori: il Prodotto Prototipale “Amico di”, un gioco di carte che omaggia l’Economia Circolare già a partire dal suo packaging, in grado di trasmettere, insieme, scelte sostenibili di Persone e tratti identitari di Territori.
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RISPOSTA 4: Al 2023, sono state testate ed affinate tutte e tre le declinazioni di storytelling che costituiscono l’architettura di sviluppo del PGM e ne permettono la leggibilità e la replicabilità; le tre Capsule Collection tematiche in esame sono: “Storie di Famiglia”, “Ricordo di Viaggio” e “Stili d’Epoca”, tra loro fortemente collegate. In occasione dell’Edizione di Maggio ’23 del Festival dello Sviluppo Sostenibile, EDU ha scelto la Capsule Collection del PGM “Ricordo di Viaggio” per suggerire un’originale modalità di riflessione multi-tematica mediante il Dominio omnicomprensivo del ‘Turismo’ e il suo binomio nodale ‘Persona e Territorio’. Per raggiungere questo obiettivo, sono state selezionate 20 fotografie di diversi oggetti e materiali PGM, su un iniziale campione di 100 fotografie; alcuni di questi oggetti sono stati co-prodotti o impreziositi dai suoi fratelli Incubatori ‘I Bauli della Memoria’ e ‘RifiutiPreziosi’. Ciascun oggetto costituisce una storia di Persone vissute o Territori percorsi che si è scelto di svelare e condividere attraverso l’oggetto prescelto portato in dono, per promuovere, al contempo, un impegno a sostenere acquisti necessari e non superflui a tutela delle Risorse Naturali purtroppo non illimitate, a recuperare anche in maniera creativa prodotti che hanno ancora un valore intrinseco a volte testimone epocale e a concorrere alla creazione di una Cultura Estensiva Collettiva.
Infine, per gli interessati, vengono pubblicate le fotografie degli oggetti e dei materiali della Capsule Collection “Ricordo di Viaggio” del PGM (ad integrazione di quelle anticipate con i miei post del 2 e 10 Maggio) che hanno animato questa Iniziativa:
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