Ryanair, Consumatori denunciano mancati rimborsi ai passeggeri positivi al Covid

Secondo quanto segnalato dagli utenti, Ryanair non rimborserebbe i passeggeri impossibilitati a partire perché positivi al Covid. UNC annuncia segnalazione all’Antitrust

A due anni dall’inizio della pandemia, le problematiche relative ai rimborsi di viaggi annullati non sono ancora finite. “Ryanair si sottrae al rimborso per i consumatori che non possono partire perché positivi al Covid“: questa la denuncia dell’Unione Nazionale Consumatori e Assoutenti, che nei giorni scorsi hanno registrato diverse segnalazioni da parte di passeggeri che avevano acquistato biglietti aerei Ryanair e si sono trovati impossibilitati a partire a causa della positività al virus.

Ryanair, UNC annuncia segnalazione all’Antitrust

Nonostante i consumatori avessero comunicato tempestivamente l’impedimento – spiega UNC – le relative richieste di rimborso del titolo di viaggio (effettuate tramite il sito Ryanair ovvero il call center) venivano rigettate in toto, con la motivazione che il rimborso non è previsto “perché il Covid19 non è considerata malattia grave”.

“Ryanair non può sottrarsi alle proprie responsabilità considerando il Covid una malattia non grave. I consumatori che non possono partire perché positivi devono essere rimborsati“, dichiara Massimiliano DonaPresidente di Unione Nazionale Consumatori, annunciando la segnalazione all’Antitrust contro la compagnia Ryanair.

L’associazione spiega, inoltre, che l’art. 945 del Codice della Navigazione prevede che “se la partenza del passeggero è impedita per causa a lui non imputabile, il contratto è risolto e il vettore restituisce il prezzo di passaggio già pagato. Se l’impedimento riguarda uno dei congiunti o degli addetti alla famiglia, che dovevano viaggiare insieme, ciascuno dei passeggeri può chiedere la risoluzione del contratto alle stesse condizioni”.

“L’atteggiamento della compagnia irlandese ci sembra poco rispettoso – conclude l’avvocato Dona – ci auguriamo che l’Autorità intervenga tempestivamente mettendo fine a questa pratica; anche in considerazione del fatto che in queste settimane si registra un picco di contagi, le tutele per chi ha già acquistato i biglietti devono essere ancora più forti“.

Da HelpConsumatori

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