Perdite occulte, cos’è che fa lievitare la bolletta dell’acqua 

Vi è mai capitato di ricevere una bolletta dell’acqua dall’importo spropositato, nettamente superiore ai vostri consumi normali? Attenzione, potrebbero esserci delle perdite occulte nel vostro impianto idraulico. 

Cosa sono le perdite occulte? 

Una perdita occulta è una perdita d’acqua da un tubo a valle del contatore, quindi di proprietà del cliente, ma non visibile dall’esterno perché è nella parte di impianto interrata o incassata. 

Queste fuoriuscite producono enormi sprechi di acqua, che i consumatori si ritrovano addebitati in bolletta come consumi reali, a costi a volte altissimi. Se ci accorgiamo di una perdita occulta nel nostro impianto che ha fatto lievitare la bolletta dell’acqua, possiamo chiedere un ricalcolo dei consumi: la cosiddetta depenalizzazione tariffaria. 

Come capire se c’è una perdita occulta nell’impianto 

Non è semplice accorgersi immediatamente del problema, dovremmo sempre tenere sotto controllo la lettura del contatore: se troppo alta rispetto ai nostri normali consumi, potrebbe essere il segno che qualcosa non va. Può capitare, per esempio, che in estate, a causa di periodi di siccità e conseguenti assestamenti del terreno, le tubature interrate si rompano.  

Per capire se c’è una perdita occulta la prima cosa da fare è controllare l’impianto. Un’operazione semplice: chiudiamo tutti i rubinetti di casa e verifichiamo se il contatore continua a girare. In quel caso significa che sta continuando a registrare consumi.   

Abbiamo trovato la perdita, cosa dobbiamo fare?  

Se abbiamo capito che una perdita occulta è la causa di addebiti salati, possiamo stare tranquilli: quella bolletta non va pagata integralmente, ma abbiamo diritto a contestare l’importo e pagare solo i consumi presunti, calcolati sulla media dei consumi precedenti.  

In caso di perdite occulte il consumatore può provvedere autonomamente alla riparazione del danno e inviare la richiesta di depenalizzazione al gestore, per ottenere il ricalcolo dei consumi.  

La procedura può variare da gestore a gestore, ma in generale le cose che possiamo fare sono: 

  • Rivolgerci all’assistenza clienti del gestore stesso 
  • Contestare la bolletta, inviando una raccomandata A/R o una Pec al gestore e rifiutando il pagamento, specificando che si tratta di perdita occulta. Il gestore deve rispondere al reclamo entro 30 giorni 
  • Diffidare il gestore che minaccia di sospendere la fornitura per mancato pagamento: inviamo una diffida legale, ricordando di avere fatto reclamo e intimando di non procedere al distacco fino alla risoluzione del problema 
  • Dopo aver fatto riparare la perdita, dovremmo inviare al gestore i documenti, perché provvedano allo storno o al rimborso delle somme già pagate 

Ecco cosa ci serve

  • Descrizione dettagliata e documentazione fotografica dell’intervento di riparazione 
  • Fattura delle spese sostenute per la riparazione della perdita occulta  
  • Foto del contatore prima e dopo la riparazione 
  • Fotocopia di un documento di riconoscimento 

Il gestore non risolve il problema? Avvia una conciliazione 

Se l’azienda ci nega la depenalizzazione tariffaria, non risponde al reclamo entro 30 giorni o ci dà una risposta insoddisfacente, possiamo avviare una procedura di conciliazione con ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per la verifica e il riconoscimento dello storno. 

In UNC risolviamo ogni anno migliaia di problemi con le bollette elettriche, del gas e dell’acqua grazie alla conciliazione paritetica, lo strumento per la risoluzione extragiudiziale delle controversie.  

È possibile attivare una conciliazione in modo molto semplice con il supporto dei nostri esperti, che discuteranno con il gestore la migliore soluzione e la proporranno al consumatore, che deciderà se accettarla o rifiutarla. 

Hai un problema con la bolletta dell’acqua o con una perdita occulta? Scrivici al nostro SPORTELLO ACQUA

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