Pensionati italiani in Bulgaria, sentenze favorevoli contro le trattenute illegittime dell’INPS

Un numero crescente di pensionati italiani residenti in Bulgaria sta ottenendo sentenze favorevoli contro l’INPS, che ha effettuato trattenute illegittime a titolo di IRPEF sui loro emolumenti pensionistici. Da qualche anno, infatti, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate hanno modificato la loro interpretazione della Convenzione Italia-Bulgaria sulla doppia imposizione fiscale, e hanno iniziato a chiedere il recupero retroattivo dell’imposta sui redditi da pensione, in particolare nei confronti degli ex dipendenti privati residenti nel Paese balcanico.

La Convenzione bilaterale tra Italia e Bulgaria, che regola le questioni fiscali e la doppia imposizione, ha sempre escluso l’applicazione dell’IRPEF sui pensionati residenti all’estero, seppur con alcune eccezioni. Tuttavia, l’INPS ha recentemente cambiato la propria interpretazione, considerata da molti come “illogica”, stabilendo il recupero dell’imposta anche nei confronti di coloro che, pur vivendo in Bulgaria, avrebbero diritto a una tassazione esclusivamente nel paese di residenza.

Questa nuova politica ha sollevato forti preoccupazioni tra i pensionati italiani, che hanno avviato azioni legali in tutta Italia per ottenere il rimborso delle somme trattenute in modo ritenuto illegittimo. I tribunali italiani, in particolare quelli di Viterbo, Bologna, Verona e Cuneo, si sono già espressi favorevolmente per i pensionati, riconoscendo l’illegittimità delle trattenute effettuate dall’INPS e ordinando il rimborso delle somme versate in eccesso.

Gli esperti legali suggeriscono a tutti i pensionati italiani che si trovano in questa situazione di avviare un’azione giudiziaria per recuperare le somme trattenute indebitamente, o per bloccare le trattenute in corso e avviare la procedura di recupero. Le azioni legali intraprese finora hanno avuto esiti positivi in numerosi casi, e potrebbero rappresentare una via per i pensionati per far valere i propri diritti.

Per chi fosse coinvolto in questa problematica, gli esperti legali raccomandano di contattare i professionisti del settore per verificare la possibilità di intraprendere un’azione legale volta alla restituzione delle somme trattenute e alla sospensione delle trattenute future.

Al fine di ottenere ulteriori informazioni scrivere a info@consumatoriumbria.it per poter parlare con i nostri esperti.

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