Nasce il progetto Legalità Insieme a Fontivegge

Si è svolta sabato 27 maggio alla presenza di un folto gruppo di presenti, oltre centocinquanta, l’inaugurazione del punto Legalità Insieme, attivato dall’Associazione Legali Italiani, l’Unione Nazionale Consumatori Umbria e Rift Valley, alla presenza dell’Assessore Margherita Scoccia e Luca Merli, che hanno portato il saluto anche del Sindaco e del Sottosegretario agli interni Emanuele Prisco, oltre al Capitano della polizia locale Rosella Giusepponi. Presenti anche il Presidente Coordinamento dei Centri Socio Culturali del Comune di Perugia Loreno Mercanti ed il presidente di Uniti per Fontivegge Lanfranco Ghiani.

E’ stato sottolineato dai presidenti delle Associazioni, Avv. Damiano Marinelli, Mouktar Ismael Ali e William Silva che il punto vuole essere un centro di aggregazione per le persone e le associazioni del luogo, già fattivamente coinvolte. Il luogo fisico offrirà consulenze alla cittadinanza e ai migranti sulle domande dei consumatori, sulla tutela legale, sui disturbi del comportamento alimentare e bullismo grazie a tre sportelli dedicati con il progetto one stop shop. Si offriranno poi consulenze con il caf e patronato del sindacato Fisapi e il sindacato della scuola Anief.

Nel punto sarà poi attivo un nucleo di progettazione per progetti europei Erasmus e Horizon 2020 (i primi già attivi come www.uppet.eu), con relativo info point e disseminazione.

Abbiamo recentemente deciso di attivarci nel quartiere Fontivegge, un’area, negli anni, in stato di degrado adiacente alla stazione ferroviaria centrale. Nonostante i grandi investimenti realizzati e in via di realizzazione in ambito urbanistico, ambientale ed economico, finalizzati alla riqualificazione e rigenerazione dell’area, Fontivegge continua a soffrire i problemi e le tensioni derivanti da un tasso di insediamento di popolazione immigrata che è rapidamente aumentato. Le richieste dei residenti si concentrano sulla necessità di maggiore sicurezza e controllo di polizia, ma gli interventi messi in campo non sembrano ridurre la diffusione di microcriminalità, con conseguente aumento di tensioni e conflitto tra i gruppi sociali che abitano la zona.

Istituzioni, comitati cittadini ed organizzazioni di volontariato lavorano perseguendo obiettivi di controllo del territorio e promozione di socialità, nel tentativo di rispondere a continue emergenze, ed UNCU è già stata chiamata a partecipare ad iniziative messe in campo dagli attori locali.

Riteniamo però necessario promuovere una rete di collaborazione che vada oltre il partenariato sul singolo progetto, attivando modalità di lavoro che aiutino ad uscire da schemi “a silos” e permettano di valorizzare a sistema le esistenti risorse ed attività, stimolando tra le persone interessate capacità di ascolto e, soprattutto, capacità di trarre valore dalle esperienze che a vario titolo i vari portatori di interesse mettono in atto, con la costante collaborazione che abbiamo con altre organizzazioni del territorio: da quelle con cui la collaborazione è quotidiana (es. Rift Valley-associazione migranti, Associazione Legali Italiani, la Comunità dei Peruviani in Umbria, la Comunità dei Gibutini in Umbria, ecc.) a quelle operanti nel territorio, che incontriamo grazie alla partecipazione alle reti del Cesvol Umbria, con l’obiettivo di individuare un modello di intervento condiviso, utilizzabile anche dalle pubbliche istituzioni, che tanto stanno investendo a Fontivegge in termini urbanistici e infrastrutturali.

Intendiamo lavorare perché gli effetti delle attività che mettiamo in campo portino beneficio alla comunità in cui viviamo e operiamo, e ci interessa imparare a misurarne gli impatti; ma siamo convinti che, per portare un cambiamento nelle difficili dinamiche socio-economiche che caratterizzano il contesto “Fontivegge”, sia necessario proporre soluzioni e, al contempo, ascoltare le ipotesi di soluzione proposte da altri, collaborando per allineare gli obiettivi,  mettere a sistema le risorse, dotarsi della possibilità di ricevere feedback utili a rivedere/modificare in corso d’opera le ipotesi fatte in partenza.

Ne beneficerebbe l’intera comunità perugina, anche se i primi destinatari degli interventi saranno plausibilmente gli abitanti dell’area, che da tempo si stanno organizzando in modalità associativa (es. Associazione Fontivegge, Salviamo Fontivegge, Ricostruiamo l’Ottagono).

Lavorare con metodo su ipotesi condivise di soluzioni plausibili nel contesto specifico di Perugia Fontivegge permetterà di raccogliere feedback, che da un lato offriranno informazioni utili ad UNCU per replicare tale modalità di lavoro in altri contesti e progetti (es. lavoro con le scuole) e dall’altro permetterà alle organizzazioni private e pubbliche coinvolte di valutare e, auspicabilmente, apprezzare l’efficacia, così da permettere una replicabilità degli interventi anche a livello comunale e regionale.

Avv. Damiano Marinelli

Rassegna stampa:

https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/progetto-insieme-legalita-lo-sportello-del-quartiere-3b24eb67

https://www.perugiatoday.it/attualita/decoro-urbano-rigenerazione-fontivegge-consumatori-perugia.html

https://webpost.it/progetto-insieme-legalita-lo-sportello-del-quartiere/

 

 

         

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *