Luce e gas: aumenti record nei prossimi mesi (1°gennaio-31 marzo 2021)
Purtroppo anche l’ultimo aggiornamento trimestrale dei prezzi di riferimento di luce e gas comunicato dall’ARERA (l’Autorità di regolazione di settore) non riserva per i consumatori buone notizie.
Dopo gli aumenti record dello scorso trimestre anche per il prossimo trimestre (1° gennaio – 31 marzo) l’Autorità ha comunicato un aumento del +4,5% per l’elettricità e del +5,3% per il gas.
Non si tratta del record storico dello scorso trimestre ma di certo è una pessima notizia per i consumatori già fiaccati da mesi di crisi a causa del Coronavirus e coincidenti con il periodo invernale in cui, naturalmente, i consumi di gas sono superiori rispetto ai periodi precedenti non solo per il fatto di avere i riscaldamenti accesi, ma anche per il fatto che le restrizioni costringono, di fatto, a vivere di più all’interno delle nostre case e quindi a riscaldarle per periodi maggiori.
Ricordiamo quali sono le caratteristiche generali di queste variazioni:
- sono relative alla “famiglia tipo” come definita dall’ARERA, cioè per coloro che hanno un contratto luce e/o gas nel mercato di tutela con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno con una potenza impegnata di 3 kW e, per il gas, di 1.400 standard metri cubi annui. Se non si rientra in questa specifica categoria (immaginate ad esempio le utenze non domestiche, o le utenze per le seconde case, o nel caso di consumi molto più alti o bassi rispetto a quelli di riferimento) le variazioni possono essere diverse: per questo, da tempo ormai, abbiamo chiesto ad ARERA, per consentire di dare un’informazione completa e rendere sempre più consapevoli i consumatori, che gli aggiornamenti fossero fatti anche rispetto a più tipologie di utenze e di scaglioni di consumo, e con dei riferimenti territoriali, in modo da poter fare un confronto con la propria effettiva condizione contrattuale.
- le variazioni di prezzo totali (in questo caso quindi il +4,5% per l’elettricità e il +5,3% per il gas) sono la somma delle variazioni percentuali delle molteplici voci che compongono il prezzo finale e che sono accorpate in quattro macrovoci: materia energia, trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema e imposte, ognuna delle quali composta a sua volta da una miriade di sottovoci che possono variare in rialzo o in ribasso.
Quanto “pesa” ognuna di queste quattro macrovoci è facilmente visibile nei grafici a torta che la stessa ARERA fornisce e da cui si nota chiaramente come la quota energia rappresenti una percentuale minoritaria sul totale rispetto alla somma delle altre voci.
In particolare per l’elettricità è sempre altissima la quota degli Oneri generali di sistema (arrivata a pesare il 21% del totale) e per il gas quella relativa ad IVA e imposte (quasi il 40% del totale).
Fonte ARERA
Fonte ARERA
LE MOTIVAZIONI DEGLI AUMENTI
Vediamo nel dettaglio a cosa sono stati dovuti questi aumenti secondo quanto ci spiega ARERA.
Per quanto riguarda la luce, a differenza dello scorso trimestre, le variazioni hanno interessato (in rialzo o in ribasso) diverse componenti:
- è aumentata la spesa per la materia energia (+5,3%) cioè il costo della materia prima, che segue gli andamenti del mercato, e quindi, della domanda e dell’offerta;
- calano leggermente i costi di dispacciamento (-1,5%), cioè di quel sistema che serve a mantenere in equilibrio il sistema elettrico tra prodzione e consumo;
- aumentano leggermente le tariffe di rete (+0,57%),
- in leggero rialzo anche la commercializzazione (+0,2%) che copre i costi per la gestione del cliente (fatturazione, customer care, ecc).
Restano invece quasi invariate (-0.03%) le componenti relative ai famigerati Oneri generali di sistema, ma solo per una, condivisibile, scelta dell’ARERA, che ha deciso di mantenerli invariati in questo trimestre, anticipando però che “Nel medio termine appaiono quindi inevitabili manovre di aggiustamento al rialzo della componente ASOS”: aspettiamoci quindi dei rialzi di questa voce nei prossimi mesi!
Per quanto riguarda il gas l’aumento è determinato quasi esclusivamente dal costo della materia prima gas (+4,9%) che, come sappiamo, aumenta sempre nei mesi invernali a causa dell’aumento della domanda per poi diminuire nei mesi estivi (quando però di gas se ne consuma molto meno!).
Come sempre questa analisi dimostra quanto sia difficile per un consumatore muoversi in un mercato così instabile e fluttuante costringendolo a dover, frequentemente, rincorrere i prezzi e fare scelte di consumo sulla base di un mercato e una regolazione del settore molto complicati e di difficilissima comprensione per un consumatore domestico.
Ecco perchè, come Unione Nazionale Consumatori, continuiamo ad avere profondi dubbi sulle modalità di uscita dal mercato di tutela che finirà il 1° gennaio 2022.
COSA FARE
E’ ormai chiaro, come diciamo da tempo, che in un mercato di questo tipo il prezzo non è più l’elemento principale di cui tener conto nella scelta del proprio fornitore, ma sono anche altri gli aspetti che è fondamentale considerare.
Per questo, come Unione Nazionale Consumatori, abbiamo deciso di sviluppare il Gruppo di Acquisto SicurInsieme con quelle caratteristiche peculiari studiate per offrire una customer journey la più possibile sicura, completa e conveniente per il consumatore:
- un prezzo conveniente per sfruttare la convenienza del mercato del momento, bloccato 12 mesi per evitare i futuri possibili rincari,
- l’iscrizione all’UNC per l’assistenza tramite i canali dedicati agli aderenti al Gruppo, relativamente alle proprie forniture di luce e gas,
- una fornitura totalmente green grazie alla produzione elettrica da fonti rinnovabili e la compensazione delle emissioni di CO2 per il gas,
- l’impegno, al termine dei 12 mesi, di ricontrattare le caratteristiche dell’offerta per offrire una prospettiva di lungo periodo senza dover continuamente cambiare fornitore,
- un piano di comunicazione per informare, educare e rendere più consapevoli gli iscritti al gruppo sulle tematiche energetiche.
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