Le auto moderne sono pericolose?
Le auto pericolose a causa dei touch screen?
Voi lo sapevate che la tutela del consumatore nasce storicamente proprio sul versante della sicurezza delle auto? E’ verso la fine degli anni 50, negli Stati Uniti, che Ralph Nader, giovane avvocato d’assalto, denunciò la pericolosità dei veicoli dell’epoca: avete presente quei macchinoni tutti cromati che vediamo nei film di quegli anni? Beh, non deve essere stato facile mettersi contro i giganti dell’epoca, i produttori di quelle auto, vero e proprio simbolo del boom americano. Eppure, grazie ad una battaglia durata decenni, alla fine Nader la spuntò dando il via ad una riforma della normativa che portò all’obbligo per i produttori di istallare le cinture di sicurezza (fino ad allora neppure previste a bordo) o di eliminare spigoli e cromature pericolosi per pedoni ed occupanti.
La digressione storica serve a raccontare che (per uno strano gioco del destino) la tutela del consumatore torna a fronteggiare il tema della possibile pericolosità della tecnologia, con nuove sfide che hanno al centro (nuovamente) l’industria automobilistica…
L’allarme lanciato dall’UE
Mi riferisco all’allarme lanciato dalla UE sulle auto più tecnologiche. Si sospetta che possano essere pericolose a causa dei grandi schermi touch: insomma aver tolto la strumentazione analogica e l’aver sostituito i classici tasti fisici con altrettanti azionabili semplicemente “a sfioramento” potrebbe compromettere l’attenzione del guidatore!
Del resto, gli schermi a bordo delle auto hanno cominciato come semplici navigatori incorporati nel cruscotto, poi è stata aggiunta la possibilità di fare telefonate e ascoltare musica. Oggi questi touch screen non solo includono spesso tutti i comandi dell’auto (persino frecce e tergicristalli) ma possiamo dire che sono diventati una vera e propria estensione del nostro smartphone (che sappiamo quanto abbia il potere di distrarci).
Ecco perché, secondo l’Euro Ncap, il Programma europeo di valutazione della sicurezza delle automobili presenti sul mercato, ha deciso di scendere in campo con un nuovo sistema di classificazione per tali dispositivi. Il sistema prevede (tra le altre cose) una stretta ai sistemi touch più elaborati: le nuove regole prevedono che almeno cinque controlli primari dell’automobile – clacson, tergicristalli, indicatori di direzione, luci di emergenza e funzionalità SOS – siano attivabili con pulsanti fisici o interruttori. Per ricevere una valutazione di 5 stelle i nuovi modelli di automobili dovranno conformarsi a queste nuove linee guida. Queste non sono vincolanti ma vengono comunque monitorate scrupolosamente dalle case automobilistiche, anche per evitare ricadute reputazionali sui media di settore.
Auto moderne pericolose? Sempre più incidenti per distrazione
Secondo Matthew Avery, direttore dello sviluppo strategico dell’agenzia, «Quello che vediamo ora è che abbiamo sempre più incidenti in cui le persone entrano in collisione perché sono distratte». Beh è ovvio che uno schermo richieda di distogliere lo sguardo del guidatore, a differenza di leve, levette, pulsanti a comando unico. E tutto molto vicino al volante in modo da rendere immediata l’attivazione o la disattivazione, peraltro, sulla base di un funzionamento “elementare” (Uno-a-uno: un tocco, una funzione). Semplice ed efficacissimo.
Ma non è tutto! Secondo gli esperti di sicurezza automobilistica, ci sarebbe un altro rischio dato dalla luminosità dello schermo di notte che «genera una quantità aggiuntiva di luce» nell’abitacolo e «diminuisce la visione notturna».
Alcune case automobilistiche annunciano un passo indietro rispetto al touch screen
A dirla tutta, l’Euro Ncap non è il primo ente a sollevare il problema dei touch screen per la sicurezza stradale. Alcune case automobilistiche hanno già annunciato un passo indietro rispetto all’affidamento totale agli schermi touch in seguito alle lamentele dei clienti. D’altra parte, però, c’è chi ha reso quei dispositivi un vero e proprio marchio di fabbrica, a cui difficilmente ora intenderà rinunciare. Insomma dobbiamo resistere alla “screenification of everything”, la schermificazione di tutto quel che abbiamo intorno. E direi che questo vale soprattutto per l’auto.
Non dimentichiamo che le auto sono in primis un mezzo di trasporto
Tutto quello che i designer vogliono far passare per novità a bordo è spesso e volentieri soltanto una questione estetica per liberare il cruscotto da pulsanti e levette. Per non dire che, ogni qual volta scambiamo l’auto per un gadget tecnologico, mettiamo a rischio i nostri dati (ma questo è un altro discorso). Insomma, rispetto ai tempi di Ralph Nader, le auto di oggi sono incomparabilmente più sicure, ma bisogna evitare la “schermificazione di tutto”, perché questa trasformazione di qualsiasi cosa in uno schermo può riportarci la nostra sicurezza indietro nel tempo.
PaNcRaZiA
hanno ragione. la maggior parte delle auto che stanno uscendo sono dei baracconi da circo luminosi e molti adas sono solo fastidiosi e nn servono a niente se sai guidare. se uno li reputa indispensabili è meglio che se ne stia a casa o che usufruisca solo dei mezzi pubblici.