Il mercato dell’energia disorienta. Che fare…
Il mercato dell’energia disorienta. Che fare con i gestori dell’elettrico?: “Per ora anche restare dove si è…”
L’Unione consumatori dell’Umbria invita alla calma. Il presidente Marinelli: “Difficile prevedere l’andamento dei prezzi. In giro c’è molta competizione, e da luglio si cambia. Occhio alle fasce vulnerabili” .
Risolto al momento il tormentone della scelta per il gestore del gas, ora c’è da risolvere quello dell’elettricità. Gli utenti non sanno come muoversi nella giungla delle proposte. Rigiriamo le domande e i dubbi di tanti lettori, all’avvocato Damiano Marinelli, presidente dell’Associazione Consumatori dell’Umbria, che ci chiarisce diversi punti.
Che fare dunque: come scegliere il gestore più appetibile?
“I prezzi della luce che saranno applicati ai consumatori che sono attualmente in tutela e che non faranno alcuna scelta da qui al primo luglio 2024, finendo così nel servizio a tutele graduali, sono talmente competitivi, 73 euro in meno all’anno, che il suggerimento generale che possiamo dare loro è di stare calmi, non fare niente e restare per il momento dove sono”. Mercato libero e mercato a tutela: quale conviene?
“Difficile, pur se sempre possibile, che nel mercato libero attualmente si possano trovare prezzi migliori di quelli del Servizio a tutele graduali. Considerato che i clienti domestici elettrici già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino a fine giugno 2024 e che i vulnerabili potrebbero avere la possibilità di fare una voltura intestando la fornitura a un non vulnerabile, suggeriamo ai consumatori, di valutare se non sia il caso, rispettivamente, di rientrare nella tutela o, per i vulnerabili, entrare in quello a tutele graduali”.
Intanto anche lo Spi il sindacato dei pensionati di casa Cgil torna a dare qualche consiglio. “Sedicenti addetti di aziende del settore gas o luce chiamano le persone anziane per convincerle con l’inganno a sottoscrivere contratti non richiesti – spiega Andrea Farinelli, segretario generale della Cgil dell’Umbria – abbiamo ricevuto diverse segnalazioni a riguardo specie nell’ultimo periodo, dopo il passaggio al mercato libero. “Il messaggio che mandiamo a tutte le persone che si trovano in una situazione del genere è quello di verificare sempre l’identità di chi è dall’altra parte della cornetta, chiedendo il nome dell’azienda e un riferimento internet o un numero telefonico da contattare. Poi, senza accettare alcuna proposta, è sempre utile verificare con il proprio fornitore, tramite i numeri di assistenza clienti presenti ad esempio sulle bollette”.
Silvia Angelici
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