Finanza sostenibile, sì a patto che sia davvero green
Finanza Sostenibile: cos’è e come funziona l’investimento responsabile
Oggi parliamo di finanza sostenibile, un termine che sentiamo sempre più spesso, ma non tutti sanno di cosa si tratti esattamente. La finanza sostenibile è un approccio che integra considerazioni ambientali, sociali e di governance nelle decisioni finanziarie.
In pratica, si tratta di finanziare e investire in progetti che non solo generano un ritorno economico, ma che hanno anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.
Come si traduce tutto questo nella nostra vita quotidiana?
Immaginate di voler comprare una casa. Oggi è possibile ottenere finanziamenti specifici per l’acquisto di abitazioni di classe energetica elevata, ad esempio di classe A, o per ristrutturazioni che mirano a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Questi finanziamenti sono spesso accompagnati da tassi di interesse più favorevoli, perché oltre a ridurre il consumo energetico, contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici, uno degli obiettivi della Tassonomia dell’UE.
La Tassonomia Europea è un sistema di classificazione che determina se un’attività economica può essere considerata ecosostenibile ossia “verde”, in relazione al contributo ad uno o più specifici obiettivi ambientali che includono: la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici; la protezione delle risorse idriche e marine, la transizione verso l’economia circolare, la prevenzione e il controllo dell’inquinamento e la protezione delle biodiversità e degli ecosistemi.
E cosa succede quando parliamo di investimenti sostenibili?
Anche qui, possiamo fare la nostra parte. Esistono soluzioni d’investimento (ad esempio obbligazioni) creati per finanziare progetti con obiettivi specifici e ben identificati, come la costruzione di parchi eolici o solari, o la pulizia di aree inquinate. Investire in questi strumenti, sia direttamente che attraverso fondi comuni d’investimento, contribuisce a un futuro più verde.
Direzione del sistema finanziario e dell’Europa
La direzione ormai dichiarata sia dal sistema finanziario che dall’Europa è quella di convogliare efficacemente flussi di capitale verso obiettivi di sostenibilità, il tutto riducendo al minimo il rischio di greenwashing, ovvero azioni o comunicazioni relative alla sostenibilità che non riflettono in modo chiaro ed equo il profilo di sostenibilità di un prodotto o di un servizio finanziario, ma anche rendendo i consumatori più consapevoli sul tema. Basti pensare che secondo una recente indagine condotta da Eures in collaborazione con alcune associazioni di consumatori tra cui UNC, il 22,7% degli intervistati afferma di non avere alcuna conoscenza in tema di investimenti green e di finanza sostenibile in termini sociali e ambientali, percentuale che aumenta al 27,8% tra i cittadini over 65. Solo un quarto (il 26,3%) dichiara di essere informato su questi argomenti a conferma che c’è ancora tanto da fare in tema di alfabetizzazione finanziaria.
Richiamo di CONSOB sulla finanza sostenibile
La stessa CONSOB, l’autorità italiana di vigilanza sui mercati finanziari, ha recentemente emesso un richiamo di attenzione agli intermediari finanziari, mirato ad assicurare che le informazioni sulla finanza sostenibile relative ai temi ESG – cioè ambientali, sociali e di governance – siano sempre chiare, concise e comprensibili anche per la clientela meno sofisticata. Inoltre, le preferenze e i bisogni dei clienti su questi temi devono essere efficacemente considerati nella valutazione di adeguatezza degli investimenti e nel governo dei prodotti.
Il valore degli investimenti sostenibili
Siamo tutti d’accordo che investire in prodotti sostenibili, oltre a rappresentare un modo per impiegare i propri risparmi, contribuisce alla creazione di un futuro più verde e equo per tutti. A patto che sia un verde reale e non ecologismo di facciata.
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