6 PIONIERE del PGM by EDU-UNC Umbria condividono ricordi, emozioni e desideri…

Come ho anticipato con il post del 10 Ottobre, vi presento 6 PIONIERE del Personal Green Market – PGM, ecco i loro nomi: Glenda, Giovanna, Silvia, Raffaella, Paola e Laura; 6 Persone profondamente diverse che si sono riconosciute fin da subito nei valori del PGM, hanno creduto nel piano di sviluppo ed hanno contribuito in vario modo con le loro esperienze e relazioni ad amplificarlo, dedicando Tempo e Passione.

In vista del 19 Ottobre 2023, giornata in cui l’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – presenterà il proprio Rapporto 2023 sullo sviluppo sostenibile, questi sei nodi gentili della rete ‘by EDU’ hanno accolto il mio invito a presentarsi (chi per iscritto chi registrando audio messaggi, nel rispetto della propria indole) e a raccontarsi in formula di intervista attraverso una loro Storia donata durante un particolare PGM, concorrendo a pieno titolo, al termine dei suoi primi tre anni di vita, anche nella riflessione e bilancio dell’Incubatore PGM rispetto agli Obiettivi dell’Agenda 2030 che sostiene.

Partiamo dai “numeri” raggiunti dal PGM by EDU-UNC Umbria: con il post del 28 Luglio 2023, avevo già iniziato a fornire un ordine di grandezza attraverso, ad esempio, i numeri raggiunti dal solo PGM / Edizione Estate ’23, ossia ben 11 difformi esperienze collettive e 110 profili coinvolti tra persone partecipanti e persone “presenti” raccontate tramite 130 scelte, tra accessori, mobili e abiti, tutti oggetti inutilizzati o che sarebbero stati cestinati; l’Area ‘Progettazione, Ambiente e Territorio’ dell’UNC – Unione Nazionale Consumatori – Umbria per la giornata odierna ha “ripercorso” gli abstract redatti e le fotografie condivise durante tutte le Edizioni stagionali del PGM (ben 9 edizioni, dal 2021 ad oggi; la 10 Edizione è in corso d’opera!), “rivivendo” le sue Storie fondanti e i rispettivi doni selezionati (per chi e per quale motivo sono stati scelti), nonché riflettendo sull’ordine di contribuzione delle scelte effettuate rispetto ai tre Obiettivi dell’Agenda 2030 che il PGM sostiene (Goal 12 – CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI, Goal 13 – LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO, Goal 17 – PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI).

In tale contesto, sono orgogliosa di aver suggerito un metodo costruttivo tra Persone (o gruppi di persone) anche non conoscenti, un agire virtuoso in ambito sociale ed ambientale, consapevole e piacevole al tempo stesso, che ha portato a salvare, donare e tramandare, al termine delle sue prime 9 edizioni, articolate in oltre 70 difformi esperienze collettive, oltre 700 scelte tra oggetti, abiti e complementi di arredo (con una media di 80 oggetti/storie recuperati/trasmesse, per edizione), che hanno spesso (e volentieri!) coinvolto fieramente due altri Incubatori di Progetto ‘by EDU’: RifiutiPreziosi’ e ‘I Bauli della Memoria’.

Entriamo, ora, nell’originale trama di riflessioni di questo campione del PGM che investe nelle sue Storie almeno 30 profili diversi tra persone partecipanti e persone “presenti”; le riflessioni hanno seguito il corso della seguente intervista:

  • “CHI SONO? MI PRESENTO”;

  • “QUALE STORIA VORREI DONARE TRAMITE IL PGM”;

  • “QUALE SENTIMENTO HO PROVATO PRIMA E DOPO L’ATTO DEL DONARE DURANTE IL PGM”;

  • “SECONDO ME, COME IL PGM CONCORRE A COSTRUIRE UNA TRAMA SOCIALE ED AMBIENTALE IN VALORE”.

Metà delle partecipanti ha risposto per iscritto e metà tramite registrazioni audio; entrambe queste vesti hanno veicolato un output emozionale ed emozionante a carattere unico, che ho scelto di non modificare a garanzia di quella semplicità, naturalezza ed umanità autentiche.

 

Per leggere le prime tre Storie…, iniziamo con lo scritto della Pioniera Glenda:

“Ciao, mi chiamo Glenda, lavoro nell’ambito del turismo, nel ruolo di receptionist in un hotel ad Assisi, borgo imponente tra sacralità e spiritualità, città medioevale dal fascino eterno. Ad imitazione dell’Illustre Cittadino assisano, Francesco, secondo il principio di portare il proprio sostegno con il gratuito ed il dono, facendolo con gioia e letizia, ho voluto donare una lampada abat-jour in ottone, articolo d’epoca selezionato dall’eredità di mia nonna, in voga negli anni ’50, dove la struttura rappresenta un angelo che vuol diffondere luce, speranza. La resistenza dell’ottone e la sua lucentezza dorata sono a simboleggiare un carattere unico che accresce il suo valore nel tempo, continua a parlare nel segno dell’amore dei propri familiari, un pezzo di storia che entra in punta di piedi nella casa di un nostro caro per trasmettere raffinatezza e stimolare sensazioni positive. Ho voluto donare questa lampada ad un’amica speciale, appassionata anche lei di home-decor, un regalo simbolo di affetto profondo. Una scelta saggia il PGM che permette sia di riusare gli oggetti messi in soffitta, contribuendo alla difesa dell’ambiente producendo meno rifiuti, che stringere un rapporto ereditario con una persona affettiva. Se tutti premiassimo realtà attente alla sostenibilità ambientale, svolgendo azioni di vigilanza e costante partecipazione, potremmo pianificare insieme un futuro diverso, in chiave green”.

Proseguiamo con lo scritto della Pioniera Paola:

“Mi chiamo Paola e ho 47 anni. Vivo a Perugia e sono un’impiegata. Condivido casa con un cagnolino. Una vita semplice, fatta di piccole cose. La fortuna di avere amiche con cui condividere, con cui crescere e continuare ad andare avanti. Cadendo, piangendo, ridendo e rialzandosi. Sapendo di essere accolta, sempre e comunque. Il dolore delle persone amate che non ci sono più, la cui assenza ha lasciato il segno indelebile e insegnato che il tempo è prezioso. Quale storia vorrei donare…? L’abbigliamento è l’oggetto che ho scelto per il PGM scambiato. Non solo perché sin da piccola ho vestiti di altri, fratelli, familiari, amici che ci regalavano i vestiti dei figli. Sono cresciuta con il principio del riutilizzo. Rispetto anche di un oggetto, si. La storia che vorrei donare non riguarda solo chi lo ha indossato, passandolo poi a me che dopo anni ora l’ho regalato ad una persona speciale che ne rinnoverà ancora l’esperienza con il suo tocco creativo e artistico. La storia riguarda il tempo che ha vissuto, di cui è stata impregnata la stoffa: i momenti belli e brutti, le parole ascoltate, le risa, i silenzi, i pensieri, la musica, i luoghi, gli odori… Questo indumento ha la sua vita, come ognuno di noi. E’ stata scelta una stoffa, un modello, è stato cucito, ha sentito su di sé le mani di una sarta e il tocco meccanico di una macchina industriale da cucire. E’ stato messo in vendita tra altri indumenti come lui, acquistato e iniziato la sua vita adulta. Ha viaggiato, indossato. Passando da una persona all’altra, da un modo di essere all’altro. Da una generazione ad un’altra. Ne sono cambiate di cose… E’ diventato vecchio, i colori sono meno accesi, la stoffa un pò lisa, ma ancora c’è e fa la sua figura. Ha resistito agli innumerevoli lavaggi, da quelli a mano attenti, alla lavatrice veloce e indistinta. Ora è in buone mani, la sua terza età è stata accolta da una persona speciale che saprà regalargli un’altra avventura indimenticabile. Lei ha il dono di vedere la bellezza, di saper riconoscere il valore di ognuno (oggetto e persona che sia) e incrementarlo con la sua immaginazione vulcanica. Nelle sue mani, con il suo spirito, attraverso la sua fantasia, si rinasce tornando ad imparare che vivere è sempre una cosa meravigliosa! Quale sentimento ho provato…? Gioia, indubbiamente gioia. L’eccitazione di una bambina che immagina come reagirà chi riceverà il regalo. E la felicità di una donna che sa cosa significhi la primavera, tornare a vivere. Questo regala il PGM, diventare esso stesso un dono che ti riempie il cuore. Come concorre in valore, per me…? Il PGM l’ho conosciuto quest’anno, grazie alla mia amica che stimo tantissimo e che è impegnata per il futuro e l’ambiente anche con il suo lavoro. Il riciclo in qualche modo ha sempre fatto parte di me, come accennavo. I miei genitori risparmiavano su tutto e questo mi ha insegnato cosa sia lo spreco. Non è che ne sia immune (magari!), sono della generazione consumistica per eccellenza. Però la mia coscienza non è del tutto addormentata, inoltre cerco di pormi sempre domande il che aiuta. Ho presente cosa significhi non rispettare e dove purtroppo porterà la disattenzione e l’indifferenza. Credo che già nel nostro piccolo ogni azione porti a smuovere qualcosa, la famosa goccia nell’oceano che sarà pure una goccina eppure di gocce è fatto l’immenso oceano. Ecco, si tratta di questo. Penso proprio che il PGM sia quella goccia”.

E terminiamo gli scritti con quello della Pioniera Raffaella:

“Salve, sono Raffaella, una professionista della sanità che vive ed opera a Perugia, nella meravigliosa Umbria. La nostra è una regione i cui colori mutano con le stagioni e le tradizioni si riscontrano ancora in molti aspetti della vita quotidiana. Il valore più grande che mi ha accompagnato tutta la vita è l’amicizia ed è proprio grazie alla mia amica Lisa che sono entrata a far parte del PGM con molto entusiasmo! Quale storia vorrei donare…? Tra le tante idee che mi sono venute in mente nel preparare un PGM, ho pensato che sarebbe stato bello donare un ricordo di viaggio a chi sicuramente lo avrebbe apprezzato. L’oggetto, anzi gli oggetti sono due bellissimi candelabri ed una brocca acquistati ad Algeri più di vent’anni fa. La loro particolarità è il colore del vetro, di un blu intenso opaco, su cui risaltano intarsi d’argento finemente cesellati a mano. Ad impreziosire il tutto, alcune pietre, sempre nei toni del blu, incastonate in più punti. Quali sentimenti ho provato…? La cosa bella del PGM è che la scelta degli oggetti da scambiare non è mai casuale, ma viene fatta con il cuore, pensando alle caratteristiche della Persona a cui sono destinati. Quando poi ci si trova a ricevere qualcosa che rispecchia esattamente il tuo modo di essere, allora, è veramente un piacere! Come concorre in valore, per me…? Dopo tutte le edizioni del PGM a cui ho sempre partecipato posso dire con certezza che si tratta di un’esperienza coinvolgente perché a differenza di qualsiasi forma di mercatino di scambio, qui si mettono al centro le emozioni, i ricordi e gli affetti. Il valore non è dell’oggetto in sé, ma del pensiero che lo ha portato fino a te. Nel contempo permette di mantenere una rete di amicizie e conoscenze nuove che ne arricchiscono ogni evento”.

Mentre, per ascoltare le restanti tre Storie delle Pioniere Giovanna, Laura e Silvia, questo è il link.

Il 21 Novembre, in occasione della Giornata Mondiale degli Alberi, conferiremo a queste 6 donne, preziose componenti della nostra “Nursery delle Sensibilità”, l’Attestato di ‘PIONIERE DEL PGM’ by EDU-UNC Umbria.

A seguire, pubblico alcuni scatti che stanno animando l’Edizione Autunno ’23 del PGM, insieme ad alcune scelte/Storie appena condivise dalle mie PIONIERE, espressioni delle tre Capsule Collections identitarie del PGM (“Storie di Famiglia”, “Ricordo di Viaggio”, “Stili d’Epoca”):

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